Il canone di depurazione delle acque deve essere versato solo ove questo servizio venga fornito. Ne deriva che solo una bolletta su tre è irregolare.
Il canone di depurazione delle acque deve essere versato solo ove questo servizio venga fornito.
E’ quanto stabilito dalla Corte Costituzionale con sentenza n. 355 del 10 ottobre 2008.
La Consulta, chiamata a giudicare la legittimità del pagamento della quota di depurazione nelle bollette dell’acqua, a seguito del ricorso presentato da un cittadino contro le somme versate alla azienda di erogazione della fornitura idrica per un servizio non reso, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 14, comma 1, legge 5 gennaio 1994, n. 36 (Disposizioni in materia di risorse idriche), sia nel testo originario, sia nel testo modificato dall’art. 28 della legge 31 luglio 2002, n. 179 (Disposizioni in materia ambientale), nella parte in cui prevede che la quota di tariffa riferita al servizio di depurazione è dovuta dagli utenti «anche nel caso in cui la fognatura sia sprovvista di impianti centralizzati di depurazione o questi siano temporaneamente inattivi.
La Corte ha, altresì, stabilito che la quota in questione richiesta sinora a tutti gli utenti della fornitura idrica, a seguito della sentenza della Cassazione n. 96 del 04/01/2005, non configura una tassa ma il corrispettivo di un servizio il quale, nei casi in cui manchino gli impianti, non viene erogato
Ne consegue che, poichè di fatto solo il 65% degli italiani ha gli scarichi direttamente collegati ad un depuratore, una bolletta su tre è irregolare.
Si suggerisce ai consumatori di:
a) verificare attentamente la propria bolletta: il canone di depurazione addebitato, se il servizio non viene fornito, non è dovuto;
b) proporre istanza di rimborso dei canoni di depurazione bollette idriche pagati in assenza del servizio di depurazione.
Avv. Federica Malagesi
Noi consumatori – Roma nord
RICHIESTA INFORMAZIONI Cari amici,molti nostri concittadini hanno presentato al sindaco del nostrocomune (sant’Angelo di Brolo (ME) richiesta di rimborso della tassa di depurazione non dovuta. Ebbene il Sindaco, chiede ai cittadini, di allegare le bollette dell’acqua pagate dal 1998 ad oggi. E’ possibile che possa fare una richiesta del genere? I cittadini sono obbligati a presentare le bollette? Non deve il sindaco , attraverso l’ufficio ributi verificare l’importa da restituire. Se è possibile, vorremmo avere qualche riferimento normativo che aiuti i nostri compaesani a rientrare in possesso dei loro soldi evitandogli stressanti iterr burocratici. Grazie