Il caro-benzina accende l’inflazione: +1,3%
Il caro-energia ha fatto spiccare il volo all’inflazione che a
gennaio è salita dell’1,3% su base annua dall’1% di dicembre. Lo
comunica l’Istat, confermando i suoi dati preliminari e aggiungendo che
su base mensile l’incremento è stato dello 0,1%. Ancora più marcata
l’inflazione dei beni di alta frequenza, ossia quelli della spesa di
tutti i giorni. Il caro-vita in questo caso è cresciuto del 2,5% su
base annua e dello 0,3% su base mensile.
L’accelerazione
dei prezzi al consumo in Italia a gennaio – spiega l’Istat – risente
delle tensioni sui prezzi dei beni e, in particolare, dei rialzi sui
beni energetici.
Nel comparto energetico, i prezzi sono aumentati
dello 0,9% su base congiunturale, una crescita che riporta il tasso
tendenziale di variazione su valori positivi (+0,8% a gennaio, da -2,6%
di dicembre).
Con riferimento ai capitoli di spesa, gli
incrementi su base mensile più rilevanti hanno interessato i prezzi dei
trasporti e dei servizi sanitari e spese per la salute (cresciuti
entrambi dello 0,5%). Diminuzioni a livello congiunturale si sono
registrate per i prezzi delle comunicazioni (-0,7%) e della
ricreazione, spettacolo e cultura (-0,4%).
Sul piano
tendenziale, i maggiori tassi di crescita si sono registrati per il
capitolo delle bevande alcoliche e tabacchi (+4,5%) e dei trasporti
(+3,7%). Cali si sono invece avuti per il capitolo di spesa relativo ad
abitazione, acqua, elettricità e combustibili (-1,6).