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NAPOLI Se il colmo per un idraulico è non capire un tubo del suo lavoro, il colmo per un napoletano è non solo pagare la tassa sulla spazzatura (Tarsu), ma anche quello di vederla aumentare del 30-35 per cento. Cittadini che sono vissuti più di un anno tra rifiuti di ogni genere senza che, almeno fino ad oggi, nessuno abbia pagato per questa assurda situazione. Veramente dopo aver letto questa notizia si resta senza parole. Poiché il costo dello smaltimento rifiuti si aggira sui 170 milioni di euro e la Tarsu attuale arriva fino a 109 milioni di euro, ecco l’aumento per coprire l’intero importo. Un aumento di circa il 30-35 per cento a Napoli e veramente inconcepibile per chi in qualità di contribuente ha sempre pagato regolarmente le tasse e se a volte non sono state pagate in tempo si è anche arrivati a trovarsi blocchi amministrativi su auto e moto, ipoteche su conti bancari e via dicendo. Consiglieri del Comune hanno anche chiesto che in caso di aumento, sia quanto meno migliorato il servizio. Migliorato il servizio? Ma perché bisogna sempre non essere coerenti con le cose che succedono in città? Il servizio è, a mio parere, racchiuso alla sola raccolta serale o pomeridiana dei sacchetti buttati nei contenitori della spazzatura che, sempre a mio parere, dovrebbero essere non dico lavati, ma disinfettati almeno una volta ogni tre mesi. Per il resto non vedo tanti cambiamenti. Certo le zone centrali forse sono più pulite, ma come la mettiamo se andiamo in periferia e neanche quella molto lontana? Facciamoci un giro sul raccordo della tangenziale che collega Via Pigna con Via Epomeo, andiamo a vedere nelle zone vicine ai mercatini rionali. Ci sono rifiuti di ogni genere. E ciò non è giusto. Addirittura ho letto che c’è la proposta di salvaguardare dall’aumento le fasce più deboli. Ma perché non si va a vedere chi paga e chi non paga le tasse una volta per tutte? Ho letto che tutti quelli che fanno parte del Comune apporteranno dei tagli ai loro benefit per dimostrare che partecipano attivamente al pari dei cittadini e poi si decide di stanziare circa 20 mila euro per la «pillola» per la sterilizzazione dei piccioni portatori di malattie infettive oltre che cause di danni ai monumenti. Ma se abbiamo vissuto per decenni tra rifiuti di tutti i generi e nessuno ha fatto nulla… Questo poi è il colmo dei colmi.