Il comandante dei vigili urbani di Napoli non ha pagato 6 multe: è l’accusa delle Iene
Le Iene punzecchiano il comandante dei
vigili urbani di Napoli, presentando il conto di 6 multe non pagate –
secondo la trasmissione – dal generale Luigi Sementa.
Il
confronto fra gli inviati Mediaset e il primo vigile urbano del
capoluogo è avvenuto a margine di una iniziativa dedicata alla
sicurezza sulle strade della diocesi partenopea: presenti anche il
prefetto e il cardinale.
Sementa replica: sono multe che ha
preso il figlio, regolarmente pagate. E passa al contrattacco: dagli
uffici è uscito un tabulato che non era destinato alla divulgazione.
Per opera di chi? «Abbiamo già trovato la talpa, si trova sempre
traccia delle azioni nei nostri uffici, e adesso ci divertiremo,
giuridicamente…», aggiunge, sostenendo di volersi rivolgere alle
autorità giudiziarie a riguardo. È già stata sequestrata anche la
stampante utilizzata per la copia di quel tabulato.
Sementa –
già noto alle cronache per lo schiaffo dato a un giornalista
napoletano, ma anche per il «pugno di ferro» col quale sta affrontando
problemi storici della città, contrastando il parcheggio selvaggio e la
corruzione nei suoi stessi uffici – non ha affatto gradito neanche il
contesto istituzionale in cui è stato colpito.
«Ero in
divisa, accanto al prefetto, non è stato certo piacevole», ha detto
all’Ansa, denunciando una strumentalizzazione. «Ogni volta che qualcuno
cerca a Napoli di fare pulizia nel corpo dei vigili urbani, arrivano le
illazioni, i pedinamenti, i tentativi di delegittimazione di chi sta al
comando. È accaduto già in passato, con Bufalo. Lo hanno “seccato”. Ma
io sono un carabiniere e vado avanti, non mi “seccano”». «Proprio in
questo periodo stiamo svolgendo attività ficcanti nei confronti della
corruzione della polizia municipale. E stiamo colpendo – aggiunge –
proprio l’ufficio legale dal quale è uscito il tabulato fornito a le
Iene. Questo è dunque un modo evidente di spostare l’attenzione da ciò
su cui stiamo lavorando. Ma io vado avanti, lavoro per la città».
Il
capo dei vigili torna sulla sua attività: «Abbiamo denunciato la
perdita di 40 milioni di introiti per multe non riscosse. Fra gli altri
settori colpiti, in cui sono state individuate responsabilità penali e
contabili ci sono l’area mercatale, e l’antiabusivismo edilizio». Fra
le multe non riscosse, assicura poi, non ci sono le sue: «Quelle multe
sono intestate a me, riguardano un periodo di tempo che va dal 2002 al
2006, e sono state pagate».
Denuncerà anche le Iene? Il
generale attende probabilmente di vedere la puntata della trasmissione,
che già trattò il caso del famigerato schiaffo. «Ognuno si prende le
responsabilità delle proprie azioni – conclude – e delle proprie
dichiarazioni». «Il comandante – aggiunge l’avvocato Massimo Ciruzzi –
sarà tutelato nelle sedi giudiziarie qualora fosse diffamato con
notizia lesive della sua onorabilità».