Il Cotugno sotto assedio «Siamo pochi, dateci rinforzi»
Solo tre uomini per eseguire i test del virus H1N1 in tutta la
Campania. In queste ore la task force dell’ospedale Cotugno è in
trincea, costretta a lavorare fino a notte fonda per far fronte alle
tante, troppe richieste. A lanciare l’allarme è il primario del reparto
di Virologia, Ciro Esposito: «Abbiamo bisogno di aiuto, di questo passo
rischiamo davvero di non farcela» avverte. Da qui l’appello alla
Regione Campania e al ministero della Salute: «Chiediamo un intervento
efficace per potenziare l’unità dedicata all’influenza A. Siamo
consapevoli delle difficoltà presenti sul nostro territorio e in tutta
Italia, ma il Cotugno è l’unico presidio attrezzato per quest’emergenza
e va sostenuto». «Al momento non esistono altri laboratori in grado di
eseguire il test – insiste infatti Esposito – Così ogni giorno
riceviamo un numero impressionante di richieste che cerchiamo comunque
di soddisfare nel giro di qualche ora». Solo ieri i tamponi eseguiti
sono stati un centinaio, mercoledì ottanta, a fronte di una previsione
media di trenta test. In generale, comunque, circa la metà dei sospetti
si rivelano effettivamente fondati ma quasi tutti guariscono senza
problemi. La task force, coordinata dallo stesso Esposito, è composta
dal dirigente biologo Antimo Di Spirito e da due tecnici. Gli altri
medici del reparto devono invece soddisfare le numerose richieste di
altro genere che giungono al nosocomio, specializzato in malattie
infettive. «Siamo esausti – racconta Di Spirito – non c’è un attimo di
respiro e, se qualcuno di noi dovesse ammalarsi, sarebbero problemi
seri». Il problema, chiarisce, è la psicosi: «Il pronto soccorso è
invaso da persone che credono di aver contratto il virus H1N1 – spiega
– C’è troppo allarmismo e in queste situazioni si fa molta confusione.
La scarsa informazione, poi, non aiuta di certo». Le responsabilità,
accusa il dirigente biologo, sono anche dei medici di famiglia:
«Dovrebbero impedire ai pazienti di correre in ospedale e invece
purtroppo questo non sempre avviene». Per far fronte alla mole di
richieste il Cotugno sta adoperando macchinari all’avanguardia, grazie
ai quali il virus viene isolato direttamente dal tampone nasale (che
gli esperti del nosocomio giudicano più efficace ed attendibile di
quello faringeo) e caratterizzato a tempo di record attraverso un
computer. Nei mesi scorsi per una diagnosi del genere erano necessarie
anche otto-nove ore. Il Cotugno è stato il primo presidio d’Italia ad
attrezzarsi in tal senso e resta, per ora, l’unico in tutta la
Campania. Due laboratori sono totalmente dedicati all’influenza A,
mentre nei locali adiacenti si studiano i virus dell’epatite e
dell’Aids. «Speriamo che questa emergenza finisca e che si torni presto
alla normalità. Il nostro ospedale deve tornare a dedicarsi a tempo
pieno a malattie molto più gravi di una banale influenza» conclude Di
Spirito.