Il figlio contrae la poliomielite con la vaccinazione: entrambi i genitori vanno risarciti
Quando in seguito alla vaccinazione il figlio
contrae la poliomielite, non solo il piccolo ha diritto al risarcimento
del danno – biologico, morale e patrimoniale – ma anche i genitori
(singolarmente) devono essere indennizzati in rapporto alla vita di
relazione e al dovere di assistenza continua e solidale al minore per
il resto della sua vita dolorosa. È quanto emerge dalla sentenza
5190/10 emessa dalla terza sezione civile della Cassazione.
Il caso
E’ stato respinto il ricorso
della Regione contro la sentenza d’appello che aveva condannato l’ente
territoriale a rifondere a ciascuno dei genitori circa settantottomila
euro e novecentomila al minore. La Corte di merito – è questa la tesi
della Regione – ha provveduto a liquidare i danni, soprattutto per il
minore, con il criterio equitativo puro, senza dar conto di parametri
obiettivi medico-legali o tabellari: insomma una valutazione del tutto
arbitraria. Ma non è così. Perché i giudici d’appello hanno considerato
espressamente le tre componenti del danno: biologico (pari all’ottanta
per cento di invalidità del minorenne), morale e patrimoniale (in
relazione alla perdita della capacità lavorativa generica del minore).
I magistrati, però, hanno ritenuto inadeguata la somma globalmente
liquidata alla coppia. La Corte di merito, poi, ha accertato una serie
di condotte negligenti e imprudenti del personale Ulss: la preparazione
e la somministrazione del vaccino non venne effettuata, come richiesto,
da un medico dopo aver eseguito accertamenti sulle condizioni di salute
e anamnestiche del bambino, ma è stata compiuta in maniera affrettata e
illegittima da personale non abilitato. L’ente sanitario – osservano
gli “ermellini” – non solo risponde per colpa grave da negligenza e
imprudenza, ma anche in relazione alla qualificazione del rapporto di
assistenza come contatto sociale di protezione. L’evento non si sarebbe
verificato qualora, per le condizioni fisiche del bimbo, la
vaccinazione fosse stata sospesa o rinviata in relazione a più accurati
approfondimenti.