Il fumo fa venire anche il mal di schiena
MILANO – Fumare può far venire il mal di schiena, soprattutto se
si è giovani. Una ragione in più per smettere. Sono giunti a queste
conclusioni i ricercatori del Finnish Institute of Occupational Health,
che hanno passato in rassegna circa 80 studi scientifici pubblicati su
riviste internazionali negli ultimi 40 anni. Tra questi, gli studiosi
hanno selezionato 40 ricerche sul legame fra sigarette e lombalgia, che
hanno coinvolto circa 300 mila adulti e adolescenti. Secondo i
risultati di questa metanalisi, pubblicati sulla rivista American Journal of Medicine
, anche se in misura modesta sono i fumatori a soffrire maggiormente di
mal di schiena rispetto a chi non ha mai preso in mano una sigaretta. E
la lombalgia è più frequente fra i giovani che fumano. Ma c’è anche una
buona notizia per gli “irriducibili” delle sigarette: gli effetti della
nicotina sono in parte reversibili, se si smette di fumare.
GIOVANI VULNERABILI – Afferma uno degli autori, Rahman Shiri:
«Chi fuma ha circa il 30% in più di possibilità di soffrire di mal di
schiena rispetto a chi non ha mai fumato». Ma il perché avvenga non si
sa con certezza, anche se il colpevole più probabile è la nicotina, con
i suoi effetti deleteri di vasocostrizione sul microcircolo. «Le
cellule non respirano in modo adeguato e quindi s’infiammano più
facilmente provocando dolore – spiega Shiri -. Il fumo, poi, fa
aumentare il rischio di osteoporosi». «Il nesso tra sigarette e mal di
schiena non è ancora del tutto chiaro – ribadisce Angelo Impagliazzo,
direttore dell’unità di ortopedia e traumatologia all’Ospedale San
Giovanni Addolorata di Roma -. Sicuramente il fumo è tra le concause
della lombalgia, insieme a obesità, ipotrofia muscolare,
predisposizione che ognuno di noi ha, a seconda della struttura
scheletrica. Probabilmente i giovani ne risentono maggiormente perché i
loro muscoli sono ancora in fase di crescita: se poi, per gli effetti
della nicotina, diminuisce l’ossigenazione dei tessuti, riescono ancora
meno a sostenere i carichi che gravano sulla zona lombare».