E’ oggi il giorno del silenzio. I giornalisti di tv,web, stampa e radio bloccano l’informazione per un giorno. Lo sciopero è stato indetto dalla FNSI per protesta contro il disegno di legge sulle intercettazioni telefoniche.
“Appoggiamo la protesta degli organi d’informazione – commenta l’avvocato Angelo Pisani, Presidente dell’associazione NoiConsumatori.it -. Il ddl intercettazioni rappresenta un duro colpo alla legalità tutta. Imbavaglia i giornalisti, nega ai cittadini il diritto di essere informati, ostacola la lotta alla criminalità negando ai magistrati un’importante strumento per le indagini. Questa legge va contro ogni principio democratico. Ci auguriamo che il silenzio sia ‘rumoroso’. La libertà d’informazione è un diritto costituzionale che non può essere cancellato o ‘dimenticato’ per interessi politici e meschini. L’articolo 21 della nostra Costituzione è chiaro in materia di libertà di espressione e di informazione, il ddl viola quest’articolo fondamentale”.
Articolo 21 della Costituzione Italiana:
“Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure. Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell’autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l’indicazione dei responsabili. In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell’autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia all’autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s’intende revocato e privo d’ogni effetto. La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica. Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni”.