Il governo: il carcere per chi provoca le valanghe killer
Il carcere per chi, provocando una
valanga, si rende responsabile della morte di altre persone e
cinquemila euro di ammenda per chi scia fuori pista o compie escursioni
in montagna quando c’è una situazione di pericolo concreto indicata nei
bollettini nivo-meteorologici. Il provvedimento, secondo quanto si
apprende, è contenuto in un emendamento del governo – su proposta del
Dipartimento della Protezione Civile – al decreto legge sulle emergenze
in discussione al Senato. L’emendamento è stato presentato in
commissione Ambiente dal relatore, il presidente Antonino D’Ali, e ha
ricevuto il via libera: sarà ora l’Aula del Senato a decidere se
approvarlo o meno. Nel testo si prevede una sanzione amministrativa
pecuniaria di 5mila euro per chi non ottempera alle disposizioni
indicate nei bollettini meteo. Sanzione che scatterà sia per chi scia
fuori pista sia per chi va a fare un’escursione in montagna. Nel caso
in cui il comportamento di sciatori ed escursionisti provochi un
disastro con morti e feriti, scatta l’ipotesi di reato e il carcere.
Dopo la catena di incidenti mortali in montagna in questi giorni, il
presidente della Società italiana di meteorologia Luca Mercalli ora
lancia dunque un appello agli sciatori: «Le valanghe sono nel 90 per
cento dei casi causate dall’imprudenza dell’uomo; prima di andare a
sciare è bene consultare sempre i bollettini della neve». E si rinnova
l’appello degli esperti alla prudenza: «Le abbondanti nevicate e il
vento, naturalmente – ha spiegato Mercalli – aumentano il rischio di
valanghe, ma ci sono valanghe che si producono naturalmente in presenza
di considerevoli quantità di neve – ha precisato l’esperto – e che il
più delle volte sono prodotte dagli sciatori stessi che passano, magari
fuoripista, su aree di neve instabile». Non vanno, quindi, mai
sottovalutati gli eventuali pericoli e va sempre consultato il
bollettino neve che indica i rischi in una scala da 1 a 5. Basta
collegarsi al sito di Aineve, l’associazione delle regioni per il
bollettino su neve e valanghe, per avere tutte le informazioni. Gli
esperti poi consigliano di avere sempre con sé durante le uscite in
alta montagna «l’apparecchio Arva: è un trasmettitore sempre attivo,
anche in caso di perdita di coscienza del soggetto, e che segnala la
presenza sotto neve e valanghe». Un’attenzione che potrebbe salvare la
vita dal momento che il tempo medio di sopravvivenza per l’uomo in caso
di valanga e sotto la neve è di meno di un’ora.