Il Guardasigilli: “Le toghe paghino gli errori”. Il ministro annuncia una riforma della legge sulla responsabilità civile
L’attuale normativa in tema di responsabilità civile dei magistrati “è stata approvata con legge ordinaria, quindi è possibile intervenire senza attendere una norma di rango costituzionale”. A sostenerlo è il ministro della Giustizia, Francesco Nitto Palma, annunciando di voler riformare l’attuale meccanismo che disciplina la responsabilità delle toghe.
C’è più di qualcosa da cambiare”, osserva Nitto Palma in un’intervista a Libero, perché “la legge non ammette un’azione diretta nei confronti dei magistrati, ma verso lo Stato, che poi può rivalersi sulle toghe. Ma di fatto il diritto di rivalsa non è mai stato azionato”.
“La normativa attuale – ricorda il Guardasigilli – prevede che in caso di rivalsa dello Stato il magistrato non possa essere condannato a pagare una somma superiore a un terzo dello stipendio annuale netto che guadagnava all’epoca del fatto”.
La soluzione, propone quindi il ministro, è quella di “rendere obbligatoria la rivalsa. E per l’intero: lo Stato paga 100mila euro? Il magistrato paga a sua volta la stessa somma”.
Palma interviene anche sulla prescrizione breve, spiegando di “non temere” per la tenuta della coalizione, mentre sulle intercettazioni osserva che “il testo sta diventando un terreno di scontro propagandistico” fatto che “non giova alla bontà di una legge che regolamenta un fenomeno le cui anomalie sono sotto gli occhi di tutti”.