«Il mancato rispetto della legge fa aumentare il prezzo Tarsu»
Daniele Fortini, amministratore delegato di Asìa, si appella ai
napoletani e ammette che il servizio va migliorato. Il risultato però
non cambia: Napoli è nella lista dei Comuni inadempienti e lo
spazzamento e la raccolta degli ingombranti rischiano di essere motivo
di scioglimento di Palazzo San Giacomo. Allora Fortini: montagne di
televisori abbandonati, ingombranti ovunque e in tutta la città.
Turisti che si fanno fotografare vicino ai rifiuti di Napoli: cosa sta
succedendo? «Non è un male fare un appello ai napoletani. È evidente
che dobbiamo tornare a sollecitare un atteggiamento positivo dei
cittadini. Il servizio per gli ingombranti è gratuito e l’Asìa lo
svolge in tempo reale. Altro discorso è quello dei rifiuti speciali».
Vale a dire? «I rifiuti speciali sono frutto di attività artigianali,
di imprese, talvolta pure di economia sommersa, non sono rifiuti
urbani, vengono abbandonati sulle strade. Non sarebbero nella immediata
responsabilità di Asìa. Quei rifiuti devono essere consegnati nei
circuiti legali dello smaltimento». E invece perché ciò non accade?
«Intanto, pur non essendo di nostra stretta competenza, l’attività di
Asìa anche per questi rifiuti è incessante e costosa. Abbiamo speso 1,5
milione nell’arco di pochissimo tempo». Però i cumuli in strada sono
perenni. «C’è una legge severissima dello Stato che consente l’arresto
e fino a quattro anni di carcere per chi abbandona dei rifiuti. Ecco,
noi chiediamo ai cittadini di rispettare la legge. Dopodiché quando i
cumuli si formano noi interveniamo lo stesso. Però è un servizio molto
costoso che alla fine lo pagano loro, i cittadini stessi, in maniera
salatissima. Anzi, i cittadini onesti pagano i comportamenti illeciti,
con l’aumento della Tarsu. Perché la tassa serve anche a questo».
Napoli è stata «avvisata» dal sottosegretariato dei rifiuti, rischia lo
scioglimento, è preoccupato? Si sente in parte responsabile di questa
situazione? «Sono assolutamente tranquillo. Abbiamo garantito la
massima collaborazione in tutto il 2009 che ha consentito a ottobre e
novembre il 20 per cento della differenziata in sintonia con altre
grandi città. Un risultato che centreremo anche a dicembre. Facciamo
tre volte la raccolta di Catania e Palermo. L’anno venturo, il 2010, ci
deve vedere raggiungere il 30 per cento della differenziata. Dobbiamo
farceli tutti gli auguri perché alla fine ne guadagnano i napoletani.
Dunque nessuna preoccupazione di cartellino rosso da parte di Guido
Bertolaso? «A me non interessano né gli avvisi né le sanzioni. Io so
una cosa, che a fine anno avremo consegnato 105mila tonnellate di
rifiuti differenziati. L’equivalente di 12mila camion che, invece di
andare alle discariche, sono andati agli impianti di riciclaggio. È un
risultato clamoroso, merito dei napoletani, sia quelli che lavorano in
Asìa, sia quelli che la fanno la differenziata. Collaboriamo con il
commissariato e preferisco vedere il bicchiere mezzo pieno».