Il medico che cambia Asl ha diritto a ricevere solo la parte fissa dello stipendio
Il dirigente
medico che si trasferisca in un’altra Asl per propria volontà riceverà una retribuzione inferiore a quella che percepiva precedentemente. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione con la sentenza n.
24449/2009, chiarendo che il dirigente medico non ha diritto a mantenere la stessa retribuzione. La Cassazione ha così accolto
il ricorso di un’ azienda sanitaria piemenontese, motivando che “la
mobilità volontaria dei dirigenti tra le aziende avviene, in presenza
di vacanza di organico, a domanda dell’interessato, con l’assenso
dell’azienda di destinazione e non comporta novazione del rapporto di
lavoro”. E ancora. “Ne consegue che l’attività lavorativa prosegue con la nuova
azienda, mantiene la sua unità e resta ferma l’anzianità di servizio
già maturata […] se non
vi è dubbio che la prosecuzione con l’azienda destinataria della
mobilità è idonea in astratto a incidere sulla conservazione dello
stipendio e della qualifica, è altrettanto certo che questi effetti
vanno verificati alla luce della disciplina collettiva che in concreto
regola la materia”.