Il ministero: “Attenti a infusi e integratori ‘naturale’ non significa sicuro”
I genitori italiani devono fare attenzione alle tisane, agli infusi e in generale agli integratori alimentari “naturali”: per quanto vadano sempre più di moda, non curano assolutamente nulla e possono invece avere degli effetti negativi soprattutto per i bambini, le donne incinte o in allattamento. L’avvertimento arriva dal ministero della Salute, in un documento messo a punto dalla commissione unica per la dietetica e la nutrizione.
“I prodotti presentati come ‘naturali’ – sottolinea il ministero con toni piuttosto decisi – soprattutto di derivazione vegetale, stanno riscuotendo un crescente interesse presso il pubblico, con un consumo che coinvolge in modo significativo anche bambini nella prima infanzia e donne in gravidanza o durante l’allattamento. E’ bene precisare – si legge nel documento – che i prodotti in questione, riconducibili ad alimenti a base vegetale come tisane o integratori, non hanno e non possono avere alcuna finalità di cura. Il loro ruolo può essere quello di favorire fisiologicamente le funzioni dell’organismo nell’intento di ottimizzarne il normale svolgimento. Funzioni alterate in senso patologico – avverte il ministero – richiedono sempre il controllo e l’intervento del medico, con la prescrizione all’occorrenza dei presidi terapeutici più indicati nel caso specifico per il recupero delle condizioni di normalità”.
Tanto più, rileva la commissione per la dietetica e la nutrizione, a questi possibili rischi sono esposte le fasce più vulnerabili della popolazione e in particolare i bambini, le donne in gravidanza o che allattano. “L’eventuale impiego di derivati vegetali ed integratori presso le fasce suddette – rimarca il ministero – non dovrebbe pertanto avvenire senza consultare il pediatra o il medico per valutare se a livello individuale ricorrano o meno le indicazioni per un uso entro adeguati margini di sicurezza che possa offrire plausibili benefici”.
Il discorso non vale solo per gli integratori alimentari, ma anche per infusi e tisane. “In definitiva – conclude la nota – i prodotti naturali possono dare un contributo per mantenere e ottimizzare il benessere senza alcuna finalità di cura. Per un consumo da parte dei gruppi più vulnerabili della popolazione come in particolare quelli sopra indicati si raccomanda in ogni caso di sentire il parere del medico”.