Il Natale si avvicina e lo stipendio+tredicesima si allontana…tra tasse, bolli, canoni e rate di Equitalia!
Natale
si avvicina e
come da tradizione arrivano le stime, quest’anno
più tristi e pessimistiche del solito, su
come gli italiani dovranno giocoforza utilizzare la tredicesima e finanche lo
stipendio.
Secondo
il movimento NOICONSUMATORI.it la tredicesima sarà «più che mortificata addirittura falcidiata»
da tasse e procedure di riscossione targate Equitalia,
dichiara l’avv. Angelo Pisani, Presidente dell’Associazione, «oltre utilizzata
per il pagamento di tariffe, finanziamenti
e debiti, lasciando quasi nulla alle spese natalizie».
L’avv. Pisani spiega che a fine anno, oltre alla busta paga più
pesante, arrivano infatti anche le consuete scadenze fiscali, quali tasse,
bolli, rate e canoni, che durante il mese di dicembre i contribuenti sono
chiamati a versare, ma a far arrossire i conti quest’ anno ci sono anche le nuove rate delle
dilazioni richieste ad equitalia per evitare
pignoramenti e procedure espropriative spesso per far fronte anche a pese non dovute e cartelle illegittime che in caso di giudizio
sarebbero stati sicuramente archiviate.
Il
risultato, secondo un sondaggio dell’Associazione,
è la riduzione di oltre l’80 %
– ovvero più di 3 euro su 4 – dell’attesa gratifica natalizia la cosiddetta
tredicesima, tutta impagneata per far fronte ai
debiti più che alle spese natalizie.
Nel
rincorrersi dei pagamenti da effettuare entro il 31
dicembre, «dei 35,2 miliardi di euro di tredicesime che verrano pagate quest’anno, soltanto il 24,3%, ossia 8,9 miliardi di euro,
per la prima volta meno di un quarto del monte tredicesime resterà realmente
nelle tasche di lavoratori e pensionati. Più del 55% del totale (più di 18,3 miliardi
di euro) verrà infatti speso per pagare tasse,
imposte, bolli, mutui e assicurazioni».
Lo
scandalo, dichiara Pisani, è rappresentato dal fatto che in assenza di una seria
e giusta politica economica, con la continua minaccia di azioni
esecutive in danno dei contribuenti da parte di banche e dello Stato e Comuni attraverso
equitalia, gran parte degli introiti dei lavoratrori
finiranno nella casse dell’agente della riscossione, 4,9 miliardi, voleranno in spese per l’assicurazione
Rc Auto, 4
miliardi serviranno a pagare prestiti e ratei richiesti per far fronte alle
spese quotidiane, 1,7 miliardi finiranno nel canone Rai, 7 miliardi andranno a
coprire le rate del mutuo della casa, per non parlare dei risparmi che dovranno
esser utilizzati per bolli dell’auto e
della moto e che verranno divorati da bollette e utenze varie, sempre più in
aumento e senza alcuna trasparenza.
«Alla
fine, nelle tasche dei consumatori resterà una miseria che non servirà a rilanciare i
consumi – avverte l’avv. Pisani,
prevedendo un calo nel periodo natalizio di oltre il 15 % rispetto all’anno
scorso, visto che almeno tre famiglie su quattro taglieranno le spese per
l’incerta situazione economica -. Senza contare che, citando dati della Banca
d’Italia, la propensione all’indebitamento delle famiglie è quasi raddoppiata
in dieci anni, mentre la ricchezza è diminuita di 264 miliardi nel giro di un
anno, passando da 3.764 a
3.500 miliardi di euro».
Urge un serio intervento
della politica per cercare di invertire una tendenza che potrebbe portare a
picco il Paese.