Il padre vuole evitare che il figlio si sottoponga a un intervento chirurgico: illegittimo sottrarre il minore all’ex moglie
Rischia la condanna per sottrazione di minore il
padre che porta via il figlio all’ex moglie per evitargli un intervento
chirurgico pericoloso e superfluo. Basta negare il proprio consenso
all’operazione. Lo precisa la sesta sezione penale della Cassazione
nella sentenza 12615/10.
Il caso
E’ stato accolto il ricorso di
una madre che aveva confermato l’assoluzione nei confronti dell’ex
marito dal reato di cui all’articolo 574 Cp (sottrazione di persone
incapaci) per aver portato via con sé il minore per evitare che fosse
sottoposto a un intervento chirurgico. Ma non sussisterebbe, nemmeno a
livello putativo – è questa la tesi della difesa – il requisito della
non evitabilità del pericolo, poiché il genitore ben avrebbe potuto
negare il suo consenso all’intervento chirurgico del figlio, evitando
così l’intervento dei sanitari. E’ stato cancellato con rinvio il
verdetto di merito: la motivazione, infatti, è palesemente illogica e
contraddittoria. Perché, spiega il Palazzaccio, il genitore avrebbe
potuto negare il suo consenso all’operazione invece di arrivare alla
sottrazione del minore: un’azione del tutto arbitraria e finalizzata
unicamente a ottenere in modo illecito l’affidamento del bambino. Ma
presumibilmente – osservano gli “ermellini” – è stata determinata da
motivi di diversa natura.