Il via al processo telematico
Rapidità, efficienza, trasparenza e qualità del servizio per i singoli cittadini
e per le imprese: sono questi alcuni dei vantaggi che offre il ‘processo telematico’ ovvero la giustizia via web.
A sostenere il progetto sono innanzitutto le banche italiane che nei due anni precedenti hanno messo a disposizione 3,4
milioni di euro. Il progetto consente, dunque, di inviare via internet gli atti del processo e permette la gestione
integrata di tutte le informazioni relative ai procedimenti. Esso è stato realizzato nell’ambito dell’intesa siglata dal Ministero con
l’Associazione bancaria nel novembre del 2006 per il consolidamento e
la diffusione del Processo civile telematico. A tal proposito, il Presidente
dell’ABI, Corrado Faissola ha così commentato:
«Lo sviluppo della
giustizia elettronica è un elemento essenziale di modernizzazione e
competitività per il nostro Paese poiché realizza un contesto operativo
positivo per cittadini e imprese. Le nuove tecnologie applicate
alla giustizia costituiscono un fondamentale vettore di cambiamento non
solo organizzativo, ma soprattutto culturale
».
Tutte le informazioni, documentazione comprese, saranno disponibili sul web, facilitando così l’accessibilità e riducendo così i costi dei servizi, tutti a vantaggio degli utenti. Rapidità e sicurezza saranno anche al servizio di avvocati
e cancellieri, i quali potranno consultare ‘online’ una
pratica servendosi della rete di accesso PolisWeb. Sono già 160.000 gli utenti abilitati: 130 sono i punti già
attivi sul territorio nazionale per gli uffici e 60 sono quelli in
funzione presso le sezioni giudiziarie.
Il processo civile telematico è già operativo presso il Tribunale di
Verona, ma il progetto sarà esteso anche presso i
tribunali di Genova, Padova, Catania, Brescia, Milano, Torino e Roma, secondo quanto emerge dagli
ultimi incontri del Comitato di coordinamento del progetto composto da
rappresentanti del Ministero della Giustizia e dell’ABI.
c invio mia lettere protesta contro banca grazie aspetto Vs consiglio distinti saluti email [email protected] Tel 3395046494 Egregio Sig. Direttore C R O T O N E Oggetto: richiesta cancellazione per protesta assegno ass. postale n. 7105730899 poste italiane. La sottoscritta Rosaria CURTO nata a Petilia Policastro il 05/10/1957 e residente a Crotone Via discesa marina, 2 comunica quanto segua: In data 07/04/2009 la scrivente si è recata presso l’Ufficio postale per cambiare un assegno circolare di Euro 4.223.19 , ma non c’è stato verso per cambiare questo assegno, ne la sua banca popolare del Mezzogiorno ne tutte le Banche di Crotone hanno voluto soddisfare la mia richiesta obbligandomi di conseguenza a versare l’assegno sul conto postale n. 34031849 intestato sia alla scrivente che a sua Mamma Rosa Mirabelli , Dopo aver versato sul ccp n. 34031849 l’assegno di 4.223.19 in buona fede ed ignara di ogni conseguenza si è recata presso la sua Banca popolare del Mezzogiorno di Crotone , allo sportello chiedendo come fare per trasferire euro da un conto all’altro, il cassiere mi spiegava che poteva avvenire tramite assegno, cosi ha emesso un assegno di Euro 3000 .00 (tremila euro) . Non capisco come mai la Banca non ha invitato la scrivente a ritirare l’assegno e portare contante in cambio del titolo , mi ritrovo con minacce e accuse senza giustificato motivo tra cui di essere iscritta al CAI ; Si prega la SV della provvedere a qualsiasi atto pregiudizievole per la scrivente accusata senza aver commesso il fatto o meglio il fatto non sussiste poiché l’assegno e stato pagato il 20/04/09 ; Si precisa che il ccp e il ccb sono intestati alla stessa persona Rosaria CURTO come è possibile una cosa del genere ? Sicura di una benevole accoglienza invia i pi distinti saluti . 04/05/09 Si allega copia di avvenuto pagamento Rosaria CURTO