Imbavagliata RadioSca, la voce del quartiere Scampia
Chiude i battenti RadioSca, la webradio e la voce del quartiere Scampia, un urlo contro il malaffare diffuso, una scommessa di legalità. RadioSca, radio «sociale» e commerciale, era nata su un’iniziativa imprenditoriale tutta al femminile, ma ancor prima con lo scopo di promuovere meccanismi di aggregazione, virtuali e personali, su un territorio tanto discusso quanto temuto.
“La radio è stato il mio regalo per Scampia. Per tre anni ho combattuto contro la burocrazia e il luogo comune ma ho anche conosciuto persone, ho visitato centri sociali, ho organizzato e partecipato a incontri per riuscire a realizzare un’idea imprenditoriale ma prima ancora un sogno per me e per tutti quelli che ci hanno creduto”. Laura Russo, 31 anni, confessa tutto d’un fiato e senza esitazioni il suo stato d’animo. E’ una delle speaker radiofoniche e socia nell’iniziativa con Marilena Zoppa e Annalisa Mignogna, il trio fondatore di Radio Sca nel luglio 2009. RadioSca è una web radio commerciale nata grazie ai contributi dell’incubatore del Progetto Casa della Socialità – POR Campania 2000 – 2006 misure 3.14 e 3.23 e legge 266/97. Costituita a Luglio 2009 è firmataria del Contratto di Prestazione con Insediamento per conto del Comune di Napoli che ha consentito l’assegnazione di un kit di beni e servizi oltre ad uno spazio fisico per svolgere l’attività situato a Scampia in Via Labriola presso la Piazza Telematica. Il 1° Ottobre 2010 finalmente RadioSca è riuscita ad andare in onda ricevendo grandi consensi dai radioascoltatori con punte massime di 1400 presenze al giorno sul sito web – tutto ciò ha dunque attratto l’interesse dei privati che hanno iniziato a chiedere la fornitura di servizi pubblicitari. Purtroppo però a distanza di soli 20 giorni è sorta una serie di problemi legati alla sospensione dei servizi di segreteria, tutoraggio e reception che fino a maggio 2010 erano attivi e forniti dall’ATS(associazione temporanea di scopo)di suddetto progetto.
Da quando si paventa infatti, la cessione della struttura di Piazza Telematica dal Comune di Napoli alla partecipata Napoli Servizi a fronte di un ingente debito, RadioSca ha subito sabotaggi alle trasmissioni radiofoniche, dai black out di corrente elettrica a internet, dal divieto di accesso alla struttura alle calunnie di abusivismo. «Siamo state lasciate sole – accusa la Russo a nome anche delle sue compagne d’avventura – e ora vorrebbero spostarci nell’incubatore delle attività artigianali pesanti nel rione Don Guanella. Ci sono stati revocati dieci ordini di pubblicità per un totale di 6mila euro e il consiglio dell’ottava municipalità avrebbe dovuto riunirsi in seduta straordinaria per discutere sul caso, ma sin qui nulla. Come si va avanti così?»
Pertanto l’associazione NoiConsumatori chiede una sensibilizzazione della cittadinanza a firmare una petizione per richiedere l’immediato intervento delle Istituzioni al fine di non interrompere in maniera definitiva un’iniziativa commerciale e sociale che ha saputo insediarsi in un contesto già notoriamente vessato e che ha nelle sue principali finalità lo scopo di promuovere lo sviluppo sociale ed economico di Scampia e dell’area Nord di Napoli. Firmiamo tutti!!