La Commissione europea ha presentato oggi un nuovo pacchetto di misure per gestire meglio i flussi migratori, che prevede anche la possibilità di reintrodurre i visti in casi eccezionali. In particolare, sono stati proposti emendamenti al Regolamento sui visti allo scopo di impedire “irregolarità o abusi”, con l’introduzione di una clausola di salvaguardia che permetterà, spiegano a Bruxelles, “la sospensione temporanea dell’esenzione dal visto per i cittadini di Paesi terzi in casi eccezionali di situazioni d’emergenza”.
E questo si è reso necessario, secondo la Commissione, perché, dopo “aver concesso la liberalizzazione dei visti ad alcuni Paesi dei Balcani occidentali, molti Paesi membri dell’Ue si sono trovati di fronte ad un flusso considerevole di persone che viaggiano senza visto nell’Unione Europea ed abusano delle procedure di asilo”. Per prevenire situazioni di questo tipo, l’esecutivo europeo ha annunciato l’intenzione di “rafforzare il monitoraggio” della liberalizzazione dei visti in tutti i Paesi dei Balcani occidentali e di introdurre un meccanismo per permettere la sospensione temporanea dell’esenzione dal visto.
Questa clausola di salvaguardia potrà essere applicata solo “come misura temporanea – chiarisce la Commissione – in situazioni d’emergenza definite in modo chiaro, per esempio nel caso di flussi improvvisamente alti di migranti irregolari o di un improvviso aumento di richieste infondate di asilo da parte di Paesi terzi (+50% in sei mesi, ndr) e tenendo conto dell’impatto complessivo della situazione d’emergenza sull’Ue nel suo insieme”.