Imprenditori minacciano: “Niente tasse”
E’ tempo della conta dei danni, in Veneto. Mentre sulla regione incombe la minaccia di nuove piogge, a constatare di persona i disastri del maltempo è giunto il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, che ha sorvolato le zone colpite e incontrato i sindaci della zona. La gravità dell’alluvione, con danni quantificati in un miliardo di euro dal governatore Luca Zaia, si evince dalla minaccia di Confindustria Vicenza di smettere di pagare le tasse.
”Questa volta non passa – afferma il vicepresidente degli industriali vicentini, Luciano Vescovi – se non ci sara’ da parte dello Stato sostegno alle imprese e ai cittadini vicentini, noi non pagheremo le tasse”. ”Questa volta – aggiunge – siamo veramente stufi e questa considerazione che faccio e’ apolitica e non leghista”. A Vicenza, spiega, ”il manifatturiero e’ in ginocchio”.
”Nessuno deve temere di chiudere a causa di quello che e’ accaduto, impegno che prendo a nome del Dipartimento della protezione civile dello Stato”, risponde il capo della protezione civile ai sindaci del Vicentino che chiedono certezze e tempi dei risarcimenti. L’attenzione e’ rivolta alle aziende ferme per l’allagamento dei macchinari, all’ipotesi di cassa integrazione per i lavoratori, alla necessita’ di avviare da subito la ripresa economica.
Per Coldiretti Vicenza, sono una cinquantina le aziende agricole maggiormente danneggiate. Le parole non cancellano tre morti travolti dalle acque, i danni agli immobili, case e terre che ancora devono riemergere per decine di chilometri, un’annata agricola completamente persa, oltre al problema della rimozione dei corpi degli animali – dai 200 ai 300mila – annegati negli allevamenti. Restano situazioni di crisi ovunque, frane incombenti, argini malandati e sotto sforzo, fiumi sopra il livello di guardia.
”Oggi sono venuto per fare un sopralluogo, per capire quali sono i punti ancora difficili e per ribadire il nostro impegno totale e il nostro contributo alla soluzione dei problemi”, ha detto Bertolaso all’uscita dalla Prefettura di Padova, dove ha incontrato una trentina di sindaci. Saranno 130 quelli che l’11 novembre prossimo andranno a Roma, per incontrare il presidente del consiglio Silvio Berlusconi. Il capo della protezione civile ha sottolineato che ”i finanziamenti stanziati dal governo (per cinque regioni, ndr) sono solo per le prime emergenze, poi quando si fara’ una stima dettagliata dei danni si ricorrera’ ad un ulteriore finanziamento che si trovera’ in finanziaria”. A quantificarli in Veneto sara’ un commissario, ruolo che – anticipa Bertolaso – tocchera’ probabilmente al presidente della Regione Veneto.
”Non stiamo piagnucolando – afferma Zaia – se diciamo che abbiamo bisogno vuol dire che abbiamo bisogno”. Per i danni del maltempo in Veneto ”si fara’ tutto il necessario e gia’ si sta facendo”, assicura il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, che assicura ”procedure standard: gli interventi sono sempre stati fatti, ma e’ mancato il dopo, cioe’ gli interventi di prevenzione”. A Padova il sottosegretario Alberto Giorgetti ha ribadito l’impegno del governo per lo stanziamento delle risorse necessarie alla ripresa in Veneto, ricordando che il primo passo e’ quello di quantificare i danni. ”Le richieste che arriveranno – ha detto – avranno adeguate risposte”.