Imprese fallite per mancato rateizzo concesso dal fisco. E ora Equitalia corre ai ripari con le cosiddette ‘cartelle amiche’…
‘Cartelle amiche’ da Equitalia con proposte di rateizzo? Pisani: siamo al fianco di contribuenti e imprese finiti nel baratro negli ultimi mesi proprio per le mancate o tardive risposte alla richieste di rateizzo, definite dal fisco ‘facoltative’. Oggi la retromarcia dai chiari effetti mediatici. Ma NOI vigileremo su modi e tempi dell’attuazione…
Equitalia, che le sta spedendo ad oltre 330 mila italiani, le definisce “cartelle amiche”, probabilmente per alleviare lo sgomento che coglie i destinatari ogni volta che il postino recapita a casa un atto targato Fisco. Le cosiddette “cartelle amiche”, che riguardano esclusivamente i debiti compresi tra 600 e 50 mila euro, sono indirizzate ai contribuenti che non hanno mai attivato un piano di rateizzazione con Equitalia.
«Vogliamo fare il possibile per ridurre al minimo la burocrazia e rendere semplice poter pagare e dialogare con noi e mettersi in regola», dice l’AD di Equitalia Ruffini, nel tentativo di spiegare cosa intendono loro per “amicizia”. Si tratta in realtà del modulo con cui il contribuente può scegliere come pagare e in quante rate il proprio debito con il Fisco.
«Equitalia – tuona l’avvocato Angelo Pisani presidente di noiconsumatori.it – con un’operazione di chiaro stampo mediatico, cerca evidentemente di porre rimedio alla gravissima situazione causata finora ai tanti contribuenti che avevano chiesto la rateizzazione per mettersi in regola, ma si sono scontrati coi muri di ritardi e burocrazia, non riuscendo a ricevere risposta. Parliamo anche di piccole e medie imprese, che spesso sono state costrette a fallire o a chiudere i battenti per simili situazioni, pur vantando, in molti casi, consistenti crediti con la Pubblica amministrazione, che da un lato non paga e, dall’altro, ti abbatte addosso la scure fiscale».
Un caso fra i tanti è quello capitato lo scorso aprile ad un’impresa edile partenopea, che si è vista negare una sacrosanta richiesta di rateizzo.
«E’ una vergogna che Equitalia, oltre a discriminare e danneggiare i contribuenti negando rateizzi a chi chiede di poter pagare, addirittura scriva che il rateizzo non sia un diritto previsto dalla legge, ma una possibilità concessa dall’agente della riscossione», era stata l’immediata protesta in un comunicato diffuso da noiconsumatori.it. Nel contestato provvedimento gli agenti del fisco, in risposta alla richiesta dell’imprenditore napoletano, scrivevano per giunta testualmente che «la concessione del rateizzo in favore del debitore istante non è un diritto, ma una possibilità concessa dall’Agente della riscossione in favore del soggetto che ne abbia i requisiti».
Tale affermazione risulta platealmente smentita da quanto prevede la legge, in particolare, da ultimo, il decreto legislativo n. 159/2015 recante “Misure per la semplificazione e razionalizzazione delle norme in materia di riscossione”, espressamente dettagliato sul sito della stessa Equitalia spa al link https://www.gruppoequitalia.it/equitalia/opencms/it/imprese/Rateazione/
nelle sua diverse, ampie articolazioni, rivolte tanto ai privati cittadini quanto alle imprese.
«Ancora due mesi fa – va giù duro Pisani – Equitalia cercava, nero su bianco, di far passare il principio sulla concessione “facoltativa” del rateizzo, principio contrario alla legge in vigore, determinando l’assurda condizione per cui qualsiasi contribuente che intendesse regolarizzare la propria posizione versando quanto dovuto si sarebbe trovato in balia degli eventi o dell’umore di chi riceveva in quel momento la pratica».
Di qui l’aperta contestazione di noiconsumatori.it, che in un comunicato diffuso alla stampa nazionale il 13 aprile scorso ha puntato l’indice su quello che rischiava di diventare «un precedente inammissibile, che contrasta apertamente con i diritti dei cittadini, tanto più grave in un momento in cui le imprese vivono grandi difficoltà, soprattutto a Napoli, e con esse le centinaia di lavoratori che proprio a quelle imprese devono la possibilità di far vivere le loro famiglie». «In attesa degli sviluppi connessi alla battaglia intrapresa da noiconsumatori.it – concludeva il comunicato – resta il fatto che un’azienda napoletana operante in campo edile deve affrontare una vicenda surreale: chiede di pagare i propri debiti col fisco, esercitando i diritti previsti da Equitalia in base alla legge, ma si vede negata la possibilità di farlo».
«Oggi a distanza di oltre due mesi da quella protesta – dichiara l’avvocato Pisani – possiamo dire che la nostra battaglia abbia sortito quanto meno un risultato mediatico. Equitalia fa marcia indietro e addirittura spedisce migliaia di lettere con offerta di rateizzo ai contribuenti. Ma – avverte Pisani – ora li aspettiamo alla prova dei fatti e ci attendiamo soprattutto tempestività ed efficienza nelle rateizzazioni, perché per imprese e cittadini oppressi dalla crisi non c’è più tempo. In ogni caso, visti anche i precedenti – è l’annuncio – sarà esercitata da parte nostra la massima vigilanza, mentre restiamo al fianco di cittadini e imprese colpiti dal rigetto delle richieste di rateizzo nei mesi scorsi, prima del dietrofront di queste ore, per il calcolo e l’eventuale risarcimento di tutti i danni subiti».
agenzia delle entrate…………..
Il pianto del coccodrillo……….