Impugnare gli estratti ruolo di Equitalia? Se sono considerati dal Tribunale come veri e propri titoli, si può fare
Gli
estratti di ruolo di Equitalia possono essere impugnati dal contribuente
contrariamente a quanto stabilito anche da una massima della Cassazione.
La
questione è nota: secondo la Suprema Corte di Cassazione, l’estratto di ruolo è
un atto amministrativo interno di Equitalia e, in quanto tale, in quanto atto
interno, non è impugnabile. Tuttavia, in
una ordinanza del mese di ottobre dell’anno 2013 un giudice del Tribunale di
Vallo della Lucania ha definitivo l’estratto di ruolo come un titolo
esecutivo (al pari quindi di una sentenza. Di conseguenza se è impugnabile una
sentenza a maggior di logica e di diritto sono impugnabili anche gli estratti
di ruolo).
Testualmente scrive tale giudice del Tribunale di Vallo della
Lucania: “Il ruolo esattoriale costituisce
titolo esecutivo idoneo all’intervento nella procedura esecutiva da parte della
società di riscossione”. Orbene, la legge è uguale per tutti (frase
riportata in ogni aula di tribunale), pertanto se gli estratti di ruolo
costituiscono titoli idonei in favore della società di riscossione, in virtù
del principio di uguaglianza (garantito dall’art. 3 della Costituzione) anche i
contribuenti possono, a questo punto, impugnare l’estratto di ruolo dinanzi ai
giudici per contestare le richieste di Equitalia.
Se infatti tale estratto è
valido per Equitalia, lo sarà anche per il contribuente! Se esso è un titolo
esecutivo per chi lo utilizza, allora lo è anche per chi lo contesta! Quale
giudice, infatti, potrà dire il contrario? Oppure “tutti gli animali sono uguali ma alcuni animali sono più uguali di
altri”?
A cura dell’Avv. Giuseppe Russo (Responsabile sede
di Castellabate “NOI CONSUMATORI MOVIMENTO ANTI EQUITALIA”).