Imu, l’imposta più odiata dagli italiani
Tra addizionali, imposte, ritenute, tasse e tributi, sono cento le tasse che gravano ogni anno sugli italiani. A rilevarlo è la Cgia.
Le imposte che pesano maggiormente sono due, l’Irpef e l’Iva. La prima garantisce un gettito nelle casse dello Stato che sfiora i 164 mld all’anno, la seconda poco più di 93 mld di euro. Le due imposte, messe insieme, incidono per oltre il 54% sul totale delle entrate tributarie.
Le imposte che gravano di più sui bilanci delle aziende sono invece l’Irap, che dà 33,2 mld di gettito annuo, e l’Ires, che consente all’erario di incassare 32,9 mld di euro.
L’imposta più curiosa è sicuramente quella applicata dalle Regioni sulle emissioni sonore degli aeromobili; la più odiata probabilmente è l’Imu che da quest’anno paghiamo solo sulle seconde e terze case e sugli immobili ad uso produttivo/commerciale.
Osserva la Cgia: “Molte tasse sono state introdotte ex novo, altre sono state cancellate, altre ancora hanno subito profonde modifiche”. Dalla metà degli anni Ottanta però “la pressione tributaria (data dal rapporto tra le imposte, le tasse e i tributi versati sul Pil) è aumentata di 9 punti. Se nel 1986 era pari al 21,3%, quest’anno dovrebbe attestarsi al 30,3%. Pertanto, questi 9 punti di differenza corrispondono a 140 miliardi di euro di tasse che gli italiani pagano in più rispetto al 1986”.