In bilico le difese da Equitalia
La riscossione tramite ruolo ha subito diverse modifiche dettate dal decreto del fare: estensione della rateazione a 120 rate mensili; impignorabilità dell’abitazione principale (a determinate condizioni); l’estensione a otto rate non pagate, anche non consecutive, della condizione di decadenza dalla rateazione.
Occorre però un decreto attuativo del ministero dell’Economia, che doveva essere pubblicato entro 30 gg dall’entrata in vigore della legge di conversione del decreto del fare. Ma di questo provvedimento ancora non vi è traccia. Spiega il Sole 24 Ore: “Il ritardo della pubblicazione è tuttavia comprensibile. È infatti evidente che l’allungamento a 10 anni della dilazione che può essere concessa potrebbe avere effetti pesanti sulle entrate dello Stato. E poiché è demandata al decreto anche la disciplina dei criteri per riconoscere la rateazione più lunga, è chiaro il dilemma posto alle Finanze. Da un lato, criteri troppo elastici potrebbero tradursi in un calo sensibile del gettito. Ma, dall’altro lato, regole troppo severe corrono il rischio di vanificare la portata della nuova norma”.
Molto atteso è anche il decreto che stabilirà il nuovo aggio di riscossione, per assicurare al contribuente un onere inferiore a quello attuale (fissato all’8%). Ma anche questo provvedimento non ha ancora visto la luce.
Scrive infine il Sole 24 Ore: “Manca inoltre il decreto delle Finanze, adottato d’intesa con l’agenzia delle Entrate e con l’Istat, che dovrebbe individuare un paniere di beni essenziali che, in quanto tali, saranno impignorabili. Per questo provvedimento, tuttavia, la legge non stabilisce alcun termine di adozione. Gli operatori attendono poi alcuni chiarimenti interpretativi molto importanti. Il primo riguarda i pignoramenti immobiliari già eseguiti alla data di entrata in vigore del Dl 69/2013 (il 22 giugno), per i quali la vendita all’asta non sia stata effettuata. La nota di Equitalia del 1° luglio scorso ha congelato le procedure in corso, in attesa di successivi approfondimenti. Si è lasciata aperta la possibilità di un’interpretazione retroattiva dei nuovi vincoli introdotti dal decreto del fare. Occorre però sciogliere definitivamente il nodo e stabilire se il temporaneo congelamento possa tradursi in un annullamento della procedura. È necessario inoltre chiarire qual è la nozione di bene strumentale all’impresa o alla professione, in presenza della quale è vietato apporre il fermo amministrativo dei veicoli. Se si tratta di una nozione diversa da quelli di beni indispensabili – come dovrebbe essere – bisogna definirne con esattezza i contorni“.
Fonte: www.ilsole24ore.com