In Procura uno spazio per avvocati creativi
Avvocati con il pallino dell’arte, della letteratura, della musica:
sono tanti, pmolti più di quanto si immagini. E da oggi hanno uno
spazio tutto loro, nel quale incontrarsi, presentare le proprie
creazioni, mettere a confronto opinioni e progetti: un archivio
culturale, creato all’interno del Palazzo di Giustizia su iniziativa
della Commissione cultura del Consiglio dell’Ordine degli avvocati come
«riferimento costante alle molteplici qualità intellettuali» degli
uomini di legge. L’iniziativa sarà presentata durante un
incontro-dibattito fissato per le 15 presso la Biblioteca «de Marsico»
a Castel Capuano, sul tema «I saperi dell’avvocato nel terzo
millennio». «Un progetto ambizioso – dice il presidente coordinatore
del Consiglio Domenico Ciruzzi – che rappresenta il naturale sbocco di
un’esigenza, avvertita ormai da tempo, di provvedere alla riscoperta e
alla riqualificazione di un enorme potenziale di creatività, cultura e
arte di un numero imprecisato di avvocati, altrimenti destinato al
silenzio». Lo spazio a disposizione degli avvocati, a giudizio del
Consiglio dell’Ordine, «costituirà, concretamente, uno degli ultimi
baluardi contro la massificazione che elude l’effettiva partecipazione
del cittadino alla vita democratica: è infatti necessario ripotenziare
massimamente la cultura dell’avvocato». Perciò, si sottolinea, «è
inderogabile il potenziamento e l’innalzamento della preparazione
umanistica, che, invece, è totalmente accantonata dall’attualità in
nome di un tecnicismo modernista». Nel corso del dibattito di oggi –
conclude il presidente Ciruzzi – ci si confronterà sulla necessità che
l’avvocato segua «un percorso formativo completamente
ridisegnato,finalizzato ad “aggredire, penetrare, dominare la realtà”,
per intercettare i molteplici mosaici di interferenza che impediscono
la corretta percezione degli accadimenti e, conseguentemente, degli
stessi fatti processuali».