INCENDI. Il Parlamento Ue chiede una forza europea di reazione rapida e sanzioni penali più severe
Il Parlamento europeo chiede la rapida mobilitazione del Fondo di solidarietà dell’Unione europea e la creazione di una forza europea “che possa reagire immediatamente in caso di emergenza”, sollecita l’inasprimento delle sanzioni contro i piromani, invita gli Stati a migliorare ed attuare il quadro legislativo di protezione forestale e a garantire la riforestazione dei terreni bruciati assicurando che non sia cambiata la destinazione dei terreni. Sugli incendi che hanno devastato l’Europa nel corso dell’estate, in particolare la Grecia e l’Italia, interviene dunque il Parlamento europeo: i deputati hanno chiesto alla Commissione europea di mobilitare l’attuale Fondo di solidarietà dell’UE “con la massima flessibilità e senza indugio, evitando le lungaggini procedurali e gli ostacoli amministrativi”, precisando che le risorse necessarie “devono essere rese disponibili immediatamente”. Ritenendo “inaccettabile” il ritardo sul nuovo regolamento UE per il Fondo di solidarietà, il Parlamento ha invitato il Consiglio a giungere “senza indugio” a una decisione. Il nuovo regolamento, è stato sottolineato, riduce la soglia necessaria per mobilitare il Fondo di solidarietà UE e sarà in grado di riparare i danni in modo “più effettivo, flessibile e tempestivo”. I deputati hanno chiesto la creazione di una forza europea che, di fronte al fenomeno degli incendi, “possa reagire immediatamente in caso di emergenza” e hanno sottolineato la necessità di sviluppare ulteriormente la capacità di risposta rapida basata sui moduli di protezione civile degli Stati membri. Il Parlamento ha invitato gli Stati a migliorare e attuare il quadro legislativo di protezione forestale, evitando attività di commercializzazione, riclassificazione e privatizzazione e impiegando a tal fine tutto il know-how disponibile dell’Unione, compresi i sistemi satellitari. Il Parlamento europeo ha chiesto agli Stati di inasprire le sanzioni penali per gli atti dolosi e di garantire che le aree boschive incendiate continuino a essere destinate a bosco senza che vi siano cambiamenti nella destinazione dei terreni. Ha chiesto inoltre la restituzione degli aiuti comunitari impiegati in modo scorretto (ad esempio per programmi di riforestazione non effettuati) e ha condannato la prassi di condonare le costruzione edificate in modo illegale. |