Incentivi, 300 milioni a settori in crisi Lavori in casa “senza titolo abilitativo”
ROMA (19 marzo) – Via libera del Consiglio
dei ministri al decreto legge che finanzia il fondo incentivi allo
sviluppo economico a sostegno dei settori in crisi.
Lo riferiscono fonti governative. Il fondo che sarà attivato allo
Sviluppo economico per sostenere i settori colpiti dalla crisi sarà di
300 milioni. Il decreto attuativo «sara firmato entro domani e avrà
partenza nella data del 6 aprile», ha annunciato il ministro dello
Sviluppo economico, Claudio Scajola che ha precisato: «Abbiamo indicato
le risorse del decreto incentivi senza toccare i conti pubblici».
I settori agevolati sono: moto e moto elettriche,
elettrodomestici a basso consumo, cucine, abitazioni ecologiche, gru
per l’edilizia, trattori, motori nautici, oltre a un bonus per Internet
veloce dedicato ai giovani e che vengono recuperati i fondi per le reti
televisive locali.
Articolo su piano casa. «Possono essere eseguiti senza alcun
titolo abilitativo, tutti gli interventi di manutenzione ordinaria
nelle case e gli interventi di natura straordinaria che non riguardino
parti strutturali dell’edificio e l’aumento dei parametri urbanistici».
Lo afferma il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in
conferenza stampa a Palazzo Chigi illustrando un articolo del decreto
incentivi. «In questo decreto c’è anche un articolo che riguarda i
cittadini che sono sottoposti a lunghe procedure burocratiche. Dopo un
attento studio della legislazione europea abbiamo inserito questo
articolo che dice che ci sono interventi che possono essere eseguiti
senza alcun titolo abilitativo, tutti gli interventi di manutenzione
ordinaria nelle case e gli interventi di natura straordinaria che non
riguardino parti strutturali dell’edificio e l’aumento dei parametri
urbanistici». «Il nostro motto è “Tutti padroni in casa propria”;
questa è l’attuazione di quel concetto». I padroni di casa «anche per
via telematica dovranno soltanto comunicare l’impresa che realizzerà i
lavori». Si tratta di un «tonico per nostre aziende edilizie».
Sì a lavori in casa se legge regionale non lo vieta. «Con
l’articolo che abbiamo messo di colpo oggi le opere interne alla casa o
la casetta per i bambini si potranno fare a meno che non ci sia una
legge regionale che le vieta». Lo ha detto il ministro dell’Economia
Giulio Tremonti
Tremonti: effetto positivo su bilancio. L’effetto della parte
fiscale del decreto legge incentivi avrà «un effetto sul bilancio
positivo, non negativo» anche se la cifra messa attualmente a
disposizione «non è una cifra molto grossa». Lo ha detto il ministro
dell’Economia, Giulio Tremonti. «L’impatto sui conti non creerà deficit
– ha spiegato – perchè saranno tutte entrate realistiche dal contrasto
all’evasione fiscale che abbiamo già in tasca». «Riteniamo inoltre che
il gettito sarà molto superiore».
Berlusconi: non lasceremo nessuno senza lavoro. «Certamente non
lasceremo nessuno senza lavoro», ha affermato il presidente del
Consiglio, Silvio Berlusconi. «Con questa gestione attenta e accurata
siamo intervenuti su singole situazioni industriali», aggiunge il
premier. «Quando si dice che ci sono 100-120 aziende con lavoratori in
crisi – sottolinea – si deve tener conto che ci sono milioni di aziende
in Italia e quindi questi casi sono assolutamente minori rispetto» al
grande numero di imprese. «Sono tutte aziende che hanno alcune
difficoltà in relazione alle esportazioni che prima erano sopra i 300
miliardi di euro» e ora sono diminuite «a causa della crisi in Paesi
tradizionalmente clienti come la Francia e la Germania».
80 milioni per le infrastrutture portuali. Il decreto legge
incentivi prevede un fondo destinato a finanziare, fin da subito, le
opere infrastrutturali nei porti di rilevanza nazionale. Inizialmente
il fondo ha una dotazione di 80 milioni. Lo annuncia il ministro delle
Infrastrutture Altero Matteoli, al termine del Consiglio dei ministri
che ha approvato il provvedimento. «Il fondo – aggiunge – sarà
ripartito con decreto interministeriale, tenendo conto della gestione
più virtuosa dei porti». Un segnale di attenzione del Governo «allo
sviluppo degli investimenti in infrastrutture. Dopo aver
responsabilizzato le Autorità portuali nella politica impositiva e
tariffaria – conclude Matteoli – il fondo consentirà la ripresa dei
lavori per portare a termine il processo normativo di modernizzazione
dell’Ordinamento del settore».
Bersani: non credo siano le cose che servono. «Non credo che
siano queste le cose che servono, serve spingere sull’innovazione, sui
problemi strutturali della piccola impresa e dare degli orizzonti,
aiutare la ricerca e l’internazionalizzazione». È il primo giudizio del
leader del Pd Pierluigi Bersani al via libera del consiglio dei
ministri al decreto legge che finanzia il fondo incentivi allo sviluppo
economico a sostegno dei settori in crisi. L’annuncio degli incentivi,
accusa Bersani, «ha di fatto bloccato da mesi il mercato: la gente non
compra e li aspetta». «Questi settori hanno già avuto un danno che non
sarà recuperato o recuperato a malapena nei prossimi mesi». Il decreto,
prevede Bersani, avrà una dotazione pari «a un ottavo di quanto si è
speso per Alitalia». «È una cosa ridicola visto che si sono spesi 2-3
miliardi per Alitalia». Con questo provvedimento, secondo l’esponente
democratico, «si è cincischiato dei mesi come si è fatto con l’auto: si
è parlato di incentivi e incentivi e poi questi non c’erano e c’è stato
un picco negativo micidiale del mercato». Per Bersani, bisognerebbe
chiedere conto al governo «anche di questo modo approssimativo di
gestire gli incentivi».