Inchiesta del bluff dei parcheggi a Napoli: amministratori, ex assessori e funzionari indagati!
«L’inchiesta è in fase di espansione,
cerchiamo la cupola». Gli inquirenti confermano il grande accordo
spartitorio che riguardava anche i partiti dell’opposizione nei quali
ciascuno aveva il proprio tecnico di riferimento. L’inchiesta sul bluff dei parcheggi
si allarga, anche temporalmente perché gli inquirenti sono risaliti
fino al 1998 quando fu varato il piano parcheggi e la prima annualità.
Sotto osservazione i parcheggi pertinenziali costruiti da privati su
suolo pubblico. L’arco temporale nel mirino è di 9 anni di gestione,
dal 1998 al 2007. Almeno 20 gli indagati. Tra amministratori, ex
assessori e poi tecnici e funzionari di Palazzo San Giacomo e
imprenditori. I carabinieri, nel corso del blitz in Comune di giovedì
hanno acquisito – tra le altre cose – l’intero carteggio tra
amministrazione e Acen, l’associazione dei costruttori.
Intanto spuntano i nomi dei primi indagati: il dirigente Crispino e dell’imprenditore Gallichi.
Reazione immediata del sindaco Rosa Russo Iervolino: «Non hanno
sequestrato niente hanno solo fotocopiato alcuni documenti – dice – in
larga parte riferiti al primo piano parcheggi risalente al periodo in
cui io non ero ancora sindaco». Che poi promette piena collaborazione
da parte sua e dell’intera amministrazione: «Come sempre – dice ancora
il sindaco – abbiamo dato la massima disponibilità ai carabinieri e
loro ci hanno chiesto alcuni documenti relativi soprattutto al primo
Pup. Non so cosa di cosa tratta l’indagine, ma qualsiasi cosa avranno
sempre la nostra collaborazione perché il Comune ed il sindaco sono i
primi a volere chiarezza».