Inchiesta G8, Cardinale Sepe indagato
Il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli, e l’ex ministro Pietro Lunardi sono indagati dalla procura di Perugia. Il provvedimento è stato preso nell’ambito dell’inchiesta sulla presunta cricca per i Grandi eventi. Corruzione il reato contestato a entrambi. L’arcivescovo di Napoli e l’ex ministro sono stati comunque indagati in due diversi tronconi dell’inchiesta. A entrambi sono stati notificati ieri avvisi di garanzia. ”Non abbiate paura, siate fieri e coerenti anche nel momento della sofferenza, perché dopo quel calvario ci sarà la luce della resurrezione”. Ha detto il cardinale oggi in pubblico dopo la notizia dell’avviso di garanzia per corruzione emesso nei suoi confronti dalla procura di Perugia. L’arcivescovo partenopeo, inoltre, conferma la sua disponibilità ad essere ascoltato dai magistrati di Perugia.
Nessun ricorso, dunque, a questioni procedurali legate al possesso da parte dell’arcivescovo di un passaporto diplomatico. Secondo lo staff non c’e’ ancora una data fissata per l’interrogatorio, in ogni caso il mutato status giuridico di Sepe – passato nelle ultime ore da persona informata dei fatti a indagato – non ha inciso sulla volontà del cardinale di ”chiarire tutto” ai pm.
“E’ una vicenda sconcertante che tocca tutto il popolo dei napoletani. Il cardinale ha sempre fatto del bene alla città di Napoli – afferma l’avvocato Angelo Pisani, presidente dell’associazione NoiConsumatori -. Esprimiamo solidarietà all’arcivescovo Sepe per il momento difficile che sta attraversando e ci appelliamo alla Magistratura di Perugia affinchè faccia subito chiarezza sulla vicenda per non infangare l’immagine di un uomo stimato e apprezzato per le sue opere da tutti i cittadini partenopei” .