Indagine Tecnoborsa, gli italiani comprano casa ma con giusta misura
Gli italiani continuano ad acquistare casa con il mutuo, ma lo fanno con giusta misura, confermando la scarsa propensione all’indebitamento che li caratterizza. Secondo l’indagine Tecnoborsa 2010 ‘Le Famiglie Italiane e il mercato immobiliare’ nel biennio 2008-2010 il 69,7% delle famiglie italiane ha acquistato un immobile sottoscrivendo un mutuo. In particolare dall’indagine emerge come rispetto al biennio precedente sia aumentato del 73,3% il ricorso al mutuo per l’acquisto della seconda casa per le vacanze (dal 10% rilevato nell’indagine precedente all’83,3% rilevato in quest’ultima indagine), ciò significa che se prima gli italiani investivano la propria liquidità disponibile per comprare la seconda casa, oggi preferiscono farlo tramite un mutuo.
Rispetto alla tipologia di immobile acquistato (e relativa finalità di richiesta del mutuo) al secondo posto si conferma l’acquisto della prima casa e al terzo posto – a pari merito con gli stessi punti percentuali – l’acquisto di case destinate ai parenti prossimi e l’acquisto di case con finalità di investimento (in particolare queste ultime rispetto al biennio precedente hanno fatto registrare un incremento rilevante, del 46,5%). Per quanto riguarda i canali attraverso cui si richiede il mutuo, gli italiani continuano a preferire la propria banca di fiducia (il 69,8% degli intervistati); mentre il 30,2% del campione intervistato ha utilizzato canali specializzati quali altri istituiti di credito, canali online, finanziarie, broker. Interessanti anche i dati di analisi sulla percentuale del prezzo dell’immobile finanziata tramite il mutuo: il 17% ha chiesto un prestito fino al 20% dell’importo pagato (una precentuale più alta rispetto agli anni passati); il 15,1% delle richieste – in linea con le rilevazioni precedenti – è stata per i finanziamenti che coprono tra il 21% e il 40% dell’importo dell’immobile; il 34% (la quota più rilevante) riguarda finanziamenti che vanno dal 41% al 60% del prezzo dell’immobile e infine – rispetto all’andamento crescente registrato negli anni passati- c’è stato un forte decremento nella percentuale di richieste di finanziamenti che vanno oltre il 61% dell’importo dell’immobile.
Effettivamente i mutui di importi elevati sono più costosi per le famiglie e contemporaneamente considerati più a rischio dalle banche. A confermare la tendenza degli italiani ad essere parsimoniosi ci sono anche i dati sul reddito rilevati dall’indagine: il 60% delle famiglie che hanno sottoscritto un mutuo negli ultimi due anni impiega in media fino al 30% del budget per pagare le rate; il 20,8% delle famiglie ne impiega dal 30% al 40%; il 13,2% utilizza dal 40% al 50% del reddito, mentre ad impegnarne oltre il 50% è solo il 5,7% delle famiglie.
Per quel che riguarda il tasso, gli italiani continuano a preferire il variabile, nel biennio 2008-2010 il 62,3% del campione intervistato ha optato per un mutuo a tasso variabile; mentre il 34% ha scelto il tasso fisso e infine solo una percentuale minore, il 3,8%, ha optato per il misto. Che gli italiani abbiano una scarsa propensione all’indebitamento è noto e anche l’ultima indagine sui mutui di Tecnoborsa conferma la tendenza tutta nostrana ad essere delle’formichine’ parsimoniose. Di certo la scelta di un mutuo è importante e va ponderata con attenzione proprio per l’incidenza che ha sul reddito familiare. Un aiuto arriva dal portale di confronto mutui di Supermoney che consente di confrontare i migliori mutui presenti sul mercato e valutare quello più adatto alle proprie esigenze.