Inflazione, ancora un aumento vertiginoso: +2,4%
Inflazione: su del 2,4%. Nel mese di febbraio l’inflazione è salita al 2,4% su base annua rispetto al 2,1% di gennaio. A rilevarlo è l’Istat aggiungendo che sull’aumento del costo della vita hanno pesato soprattutto i rincari dei servizi relativi ai trasporti, dei carburanti e dei beni alimentari. Sull’accelerazione dell’inflazione a febbraio pesano i prezzi dei beni energetici non regolamentati: la benzina è aumentata del 11,9% (+11,3% a gennaio) su base annua e dello 0,9% su base mensile. Il prezzo del gasolio infatti, per quanto riguarda i mezzi di trasporto, è salito del 18,1% (+15,7% a gennaio). Invece per il gpl, l’indice ha registrato un rialzo annuo del 25,1% e un aumento mensile del 2,1%. Quanto al gasolio da riscaldamento il prezzo ha segnato una crescita tendenziale del 17,2%. Nello specifico, i maggiori aumenti congiunturali si riferiscono ai i trasporti (+0,8%), alll’abitazione con acqua, elettricità e combustibili (+0,6%), ai prodotti alimentari e le bevande analcoliche (+0,4%), ai servizi sanitari ed alle spese per la salute (+0,3%). Sul piano tendenziale, i maggiori tassi di crescita interessano ancora i trasporti (+5,3%), casa, acqua, elettricità e combustibili (+4,4%) e altri beni e servizi (+3,0%).In flessione risultano invece i prezzi delle comunicazioni (-0,6%). Si abbassano anche i costi di spettacoli e cultura, alcolici e tabacchi.
”A farne le spese sono come al solito i cittadini – commenta l’avvocato Angelo pIsani, Presidente dell’associazione NoiConsumatori.it -. Tasse e bollette che aumentano inspiegabilmente, beni di prima necessità a prezzi proibitivi ed il lavoro che manca. Le famiglie italiane arrivano a fine mese con l’acqua alla gola e continuano a stringere la cinghia per rientrare nei conti. Addirittura moltissimi consumatori sono stati costretti a cambiare le loro abitudini alimentari comprando nei discount e ponendo in secondo piano la qualità dei prodotti. Per non parlare della situazione libica che i cittadini scontano direttamente sulla propria pelle. In Campania, inoltre, è ufficiale che il consorzio che gestisce il trasporto pubblico aumenterà le tariffe. Vogliamo dire Basta a questo caro-vita ormai salito alle stelle che colpisce ingiustamente il portafogli del cittadino. Che il Governo intervenga per bloccare l’incremento dei prezzi e formuli politiche sociali a prova di contribuente”.