Inflazione: Aumento record delle verdure (+12%)
L’inflazione a gennaio è salita al
2,1% su base annua, per Adoc l’aumento record dei prezzi delle verdure
fresche è la conseguenza diretta del caro carburanti. “Non è un caso
che il prezzo delle verdure fresche sia cresciuto del 12%, ma è la
conseguenza diretta del caro benzina, che ha registrato un +11% –
dichiara Carlo Pileri, Presidente dell’Adoc – per questo è urgente che
si realizzi la riforma della rete dei carburanti, non solo al fine di
contrastare il caro benzina ma anche per arrivare ad un taglio del 15%
dei prezzi dei prodotti alimentari, visto che questi sono per oltre
l’80% trasportati su gomma e subiscono le oscillazioni di prezzo del
petrolio. Il Governo deve intervenire a
sostegno dei consumatori e delle famiglie, non bastano più le parole,
occorrono i fatti. L’inflazione aumenta, le tariffe aumentano, i
redditi calano. I consumatori sono stati abbandonati a sé stessi. negli
ultimi due anni l’inflazione è salita complessivamente del 2,3%, le
tariffe dei servizi pubblici locali e delle utenze domestiche negli
ultimi quattro anni sono aumentate del 6%, mentre i redditi sono
calati. Il potere d’acquisto reale delle famiglie italiane è calato del
5%, ormai non basta neanche tirare la cinghia, la crisi è profonda.”
L’Adoc apprezza l’aggiornamento del paniere operato dall’Istat.
“L’Istat, finalmente, si adegua in tempo reale alle modifiche in corso
della società – continua Pileri – finora i mutamenti del paniere sono
arrivati in ritardo rispetto ai cambiamenti sociali, basti pensare che i
telefonini sono entrati in un momento in cui i prezzi erano fortemente
in ribasso. Con l’ingresso dei tablet pc, del traffico voce, sms e
internet dalla rete mobile, e l’uscita del noleggio dvd l’Istat ha
dimostrato di adattarsi alle nuove tendenze sociali”.