Inflazione, giugno +0,5%: sale il costo del gasolio e dei trasporti
Secondo le stime preliminari diffuse dall’Istat a giugno il
caro-vita ha toccato il valore più basso dal settembre del 1968,
attestandosi al +0,5%. Su base mensile invece la variazione è stata del
+0,1%. Aumentano i prezzi di benzina e gasolio, ma vanno giù i listini
di alimentari, telecomunicazioni, gas e luce.
E se in Italia
l’inflazione va giù, in Europa è passata addirittura in negativo.
Secondo la stima flash dell’Eurostat a giugno, per la prima volta nella
storia, il tasso annuale è sceso a -0,1%.
Salgono i prezzi dei carburanti
Giugno
caldo sul fronte dei carburanti i cui listini, rispetto al mese
precedente, hanno registrato sensibili incrementi. La benzina verde è
aumentata del 6,4% nel confronto congiunturale, mentre il gasolio ha
registrato un aumento del 2,2%, sempre su maggio. L’Istat però
sottolinea che, nel confronto annuo, si registra una variazione
negativa che rispettivamente si attesta al -14,3% ed al -27,3%.
Per
il gas, invece, si è registrato un calo dello 0,1% rispetto al mese
precedente ed un incremento dell’1,5% rispetto a giugno 2008.
Nei trasporti gli aumenti mensili più forti
Più
in generale, sulla base dei dati finora pervenuti, gli aumenti
congiunturali più significativi dell’indice per l’intera collettività
si sono verificati per i capitoli trasporti (+0,9%) e ricreazione,
spettacoli e cultura (+0,6%); variazioni nulle si sono registrate nei
capitoli bevande alcoliche e tabacchi e Istruzione. Variazioni negative
si sono verificate nei capitoli comunicazioni (-1,2%), servizi sanitari
e spese per la salute (-0,5%), prodotti alimentarie e bevande
analcoliche e servizi ricettivi e di ristorazione (-0,1% per entrambi).
Gli incrementi tendenziali più elevati si sono registrati nei
capitoli bevande alcoliche e tabacchi (+4,9%), altri beni e servizi
(+2,4%) e istruzione (+2,1%). Variazioni tendenziali negative si sono
verificate nei capitoli trasporti (-4%), comunicazioni (-0,9%) e
abitazione, acqua, elettricità e combustibili (-0,1%).
Eurostat: in Europa inflazione negativa, -0,1%
E’
negativa per la prima volta l’inflazione nella zona euro: a giugno 2009
il tasso annuale è sceso a -0,1%, segnalando cioè un lieve calo del
livello dei prezzi rispetto al giugno dello scorso anno. Lo comunica
Eurostat, l’Ufficio statistico dell’Ue, nella sua stima flash, che
dovrà essere confermata il prossimo 15 luglio. A maggio la variazione
dei prezzi era stata pari a zero e si era già trattato di un minimo
storico.
Lo scorso anno, invece, a giugno del 2008 l’inflazione
dell’area euro era al 4%, picco massimo mai raggiunto. Da allora il
dato ha iniziato a scendere inesorabilmente, sulla scia dei prezzi del
petrolio e del rallentamento economico. Il calo dell’inflazione era
quindi previsto dalle autorità europee, che però ritengono che sarà di
breve durata, evitando così di arrivare alla deflazione, ossia al calo
generalizzato e prolungato dei prezzi.
La deflazione può
sembrare a prima vista benefica per i consumatori. Tuttavia, quando
diventa permanente, per gli economisti è molto pericolosa. Scoraggia
gli investimenti delle imprese, che vengono tentate dalla possibilità
di ripercuotere il calo dei prezzi sui salari, mentre i consumatori
rinviano le spese, nella speranza che i prezzi calino ancora. La
deflazione è in generale il segno di una recessione molto grave che si
autoalimenta e dalla quale diventa difficile uscire.