Influenza A, altri due morti in Italia Vittime un uomo e una bimba di 9 anni
I casi di influenza A sono in aumento in
tutta Europa e l’ultima settimana ha segnato una vera propria
impennata. Il numero settimanale delle morti è raddoppiato. L’Italia
resta uno dei Paesi maggiormente colpiti: oggi si contano altre due
vittime. Sono una bambina di Campobasso e un uomo morto a Mestre.
Salgono così a 28 i morti per l’influenza A in Italia.
Morta una bimba a Campobasso: non è stato il virus. Una bambina
di 9 anni, affetta da gravi patologie neoplastiche e ricoverata nel
reparto di Pediatria dell’ospedale Cardarelli di Campobasso è morta
oggi a causa del virus A-H1N1. «Il decesso della bambina di nove anni,
risultata comunque positiva al virus H1N1, non è riconducibile alla
nuova influenza». Lo ha detto il direttore generale dell’Azienda
sanitaria regionale del Molise (Asrem), Angelo Percopo, nel corso di
una conferenza stampa. Il manager ha spiegato che la piccola paziente,
ricoverata nel reparto di pediatria dell’ospedale Cardarelli di
Campobasso si trovava in una fase «pre-terminale» a seguito di una
grave patologia neoplastica. «Abbiamo diffuso la notizia – ha aggiunto
Percopo – per un eccesso di trasparenza e per evitare che il
diffondersi incontrollato potesse avere ricadute negative sull’opinione
pubblica».
Prima vittima in Veneto. È morto stamani all’ospedale di Mestre
l’uomo di 55 anni, veneziano, ammalato di influenza H1N1 e ricoverato
in rianimazione dal 2 novembre. Lo ha reso noto l’Ulss 12 di Venezia.
Originario di Cavallino Treporti (Venezia), il paziente soffriva di
leucemia linfatica cronica, bronchite cronica ostruttiva e da una
decina d’anni era affetto anche da diabete. È la prima vittima
dell’influenza H1N1 in Veneto. L’uomo era stato trasferito alla
rianimazione dal reparto di ematologia dell’ospedale di Mestre. Le sue
condizioni di salute erano subito apparse critiche, a causa delle gravi
patologie pregresse. Il 3 novembre il 55enne era stato sottoposto al
test Pcr (Polimerasis chain reaction), e il giorno dopo dall’Istituto
di microbiologia dell’ Università di Padova era giunta la conferma
della presenza del virus A/H1N1. Nel certificato di morte la causa del
decesso è attribuita a polmonite provocata da infezione di A/H1N1. I
medici hanno chiesto il riscontro diagnostico. In rianimazione
dell’ospedale dell’Angelo è ricoverato un altro paziente di 88 anni
colpito da H1N1 e affetto da gravi patologie cardiache e polmonari.
La situazione in Campania. Sono ancora numerosi i degenti
ricoverati negli ospedali della Campania perchè affetti dal virus
dell’influenza A. Nel frattempo prosegue la campagna di vaccinazione
nei diversi presidi della città di Napoli e negli altri capoluoghi. –
Napoli. All’ospedale Santobono, da ieri notte è in
rianimazione un bambino di 10 anni, proveniente da Caserta, affetto da
displasia ossea congenita con gravi problemi di respirazione, risultato
positivo al virus A. Rimane uguale il numero degli altri degenti non
gravi: 15. Da questa mattina al Santobono è emergenza posti letti.
All’ospedale Cotugno sono 60 i degenti di cui 6 in rianimazione.
All’ospedale Cardarelli una ragazza di 15 anni (apparentemente senza
malattie pregresse) è da ieri in Rianimazione. Sei i degenti non gravi.
All’ospedale Monaldi sono 6 degenti non gravi. Al II Policlinico ci
sono due pazienti in Rianimazione, entrambi obesi.
Avellino. All’ospedale «Moscati» sempre due pazienti in Rianimazione. Resta grave la donna di 49 anni.
Salerno. Il sindaco di Vallo della Lucania (Salerno) ha
convocato per lunedì un incontro con le scuole per pervenire la
diffusione del virus H1N1. La Croce Rossa di Napoli, in una nota, fa
sapere che di aver messo a disposizione da giugno scorso i «propri
volontari (3000) ed i propri mezzi per una campagna di
formazione-informazione gratuita per tutti i cittadini e per tutte le
categorie a rischio, chiedendo di costituire un tavolo specifico». Nei
26 centri vaccinali della Asl Napoli 1 sono state vaccinate ieri per il
virus H1N1 511 persone. Nella mattinata di ieri erano 320; dalle 13
alle 18, si sono vaccinate altre 191 persone.
Negli ospedali salernitani, intanto, sono quattro le persone ricoverate
in rianimazione. Un caso è stato individuato a Sapri, uno a
Battipaglia, due a Eboli.
L’influenza A verso il picco a Napoli. «Contiamo di raggiungerlo
prima di Natale, questa settimana e la successiva saranno le più
delicate» dice l’assessore regionale alla Sanità Santangelo. Arrivate
altre centomila dosi di vaccino ma il presidente dell’Ordine dei
medici, Peperoni, protesta: sono poche rispetto alla popolazione. E
sull’obbligo della profilassi preventiva restano le perplessità dei
sindacati dei camici bianchi.
Napoli è comunque attrezzata a fronteggiare l’emergenza del virus A:
lo ha ribadito il viceministro della Salute Fazio ieri in città. Fazio
ha promosso l’ospedale Monaldi a nuovo presidio specializzato contro
l’influenza. Vi sarà trasferito anche il modernissimo macchinario,
attualmente al Cotugno, per la cura delle patologie polmonari più
gravi. Al Monaldi e al Nuovo Policlinico, ha detto Fazio, esistono
reparti di rianimazione di qualità superiore a quella dei migliori
reparti italiani.
Grave una donna a Torino. Una donna di 44 anni è stata
ricoverata questa sera nel reparto di rianimazione dell’ospedale
Molinette di Torino a causa del virus dell’influenza A. Era già
ricoverata da circa venti giorni in un altro ospedale, nel Mauriziano
di Torino ma, visto l’aggravarsi delle condizioni, i sanitari hanno
deciso il trasferimento nel più grande ospedale della regione. Si
tratta di un nuovo caso perché in precedenza non era mai stata diffusa
la notizia. Secondo indiscrezioni non confermate, la donna non
soffrirebbe di altre patologie.
La Croce Rossa prepara la campagna di informazione. La Croce
Rossa di Napoli, in una nota, fa saper messo a disposizione i «propri
volontari (3000) ed i propri mezzi per una campagna di
formazione-informazione gratuita per tutti i cittadini e per tutte le
categorie a rischio, chiedendo di costituire un tavolo specifico».
«Abbiamo fatto notare, in tempi non sospetti, della possibilità di
momenti di tensione in città sui rischi della pandemia ed abbiamo lo
stesso costituito già nei mesi estivi una nostra unità di protezione
civile per l’emergenza pandemica», spiega Paolo Monorchio, commissario
della Croce Rossa di Napoli provincia commentando la notizia della
campagna informativa della regione Campania. «Non è compito della Croce
Rossa giudicare sulle modalità di affidamento (in house) per la
realizzazione di un tale materiale informativo così come specificato
nell’ultimo Burc, il bollettino regionale (n.67 del 2 novembre) ma ciò
che vogliamo sottolineare è che tale materiale sarà distribuito quando
il picco della pandemia in Campania sarà forse già superato (fine
novembre – inizio dicembre) così come per altro dichiarato dallo stesso
Assessore Santangelo», prosegue la nota. «Auspichiamo, ancora una
volta, che l’assessorato alla Sanità e le Istituzioni Regionali
vorranno in futuro tenere maggiormente in considerazione un Ente così
importante nel mondo, in Italia ma anche nella nostra Regione e
Provincia dando allo stesso quello spazio che merita per quanto fa per
i cittadini, in particolare per chi vive nel disagio e nella
sofferenza», conclude Monorchio.