Influenza A: Gb, stop agli imbarchi per chi presenta sintomi. Consiglio: ‘Evitare le vacanze all’estero’
Londra. Stop agli imbarchi sui voli di British Airways e Virgin per i passeggeri che mostrano i sintomi della nuova influenza; rimandare le vacanze o non rientrare fino a sintomi scomparsi; prestare particolare cura nella prevenzione per donne incinte e bambini piccoli. L’allarme in Gran Bretagna è alto, e per fermare il contagio, in coincidenza con i molti arrivi e le partenze in periodo di vacanze, le precauzioni si fanno più «estreme». E anche nel Regno Unito non mancano le polemiche, dopo che alcune associazioni e organismi hanno consigliato di rimandare gravidanze, là dove possibile, fino al superamento dell’allerta pandemia. Un «allarmismo eccessivo» ha accusato il direttore del Royal College of General Practitioners di Londra, tanto da indurre il governo ad intervenire aggiornando e precisando le indicazioni e i consigli fino ad ora diffusi. Le nuove indicazioni sono state pubblicate in giornata sul sito Internet del Servizio sanitario nazionale: «Suggeriamo a tutti di pianificare con attenzione una gravidanza, ma non suggeriamo alle donne di rimandare un concepimento – ha detto una portavoce del ministero della Sanità – È però importante che le persone con preesistenti problemi di salute che decidono di avere un bambino consultino il proprio medico, come dovrebbero comunque fare normalmente». Si consiglia allora di evitare i luoghi affollati e di osservare con rigore basilari regole igieniche. Le autorità si rivolgono poi ai molti in partenza per le vacanze: a rimandarle se necessario, perchè in caso di presenza di sintomi potrebbero essere sottoposti a procedure di screening in diversi Paesi. A dimostrarlo il caso degli oltre 50 studenti e insegnanti britannici che sono in quarantena a Pechino, dopo che ad alcuni di loro è stata diagnosticata la nuova influenza. E, ancora, viaggiare muniti di paracetamolo, evitare luoghi pubblici nel caso dovessero ammalarsi, e se si contrae l’influenza mentre si è all’estero si consiglia di non rientrare a casa fino a quando non si è guariti. Sono linee guida, che vanno aggiornandosi con l’evolversi della situazione. Così come per la valutazione di riaprire o meno le scuole a settembre: le autorità competenti stanno monitorando gli sviluppi e decideranno a ridosso dell’inizio dell’anno scolastico. Intanto a Heathrow, il principale degli aeroporti londinesi, la situazione risulta sotto controllo: le operazioni di check-in procedono regolarmente e la British Airways fa sapere che sono stati al momento molto pochi i casi in cui il suo staff è dovuto intervenire chiedendo verifiche per passeggeri con sintomi sospetti. C’è però chi si attrezza come può: pur di non rinunciare a visitare Londra, un gruppo di studenti italiani nella metropolitana ha indossato mascherine sulla bocca e sul naso. «Solo in metropolitana», hanno spiegato i ragazzi. Rientrati invece a casa gli studenti di Peschiera Borromeo (Milano) il cui soggiorno in Inghilterra è stato scosso da diversi possibili casi di nuova influenza: almeno 19 i probabili contagiati tra i ragazzi dell’Istituto F. De Andrè. Dopo la terapia «stanno tutti bene». Ma il campus nel quartiere di Hampstead che li ha ospitati, insieme con molti altri studenti stranieri, non accetterà per il momento altri arrivi: «Abbiamo contattato gli operatori in Italia chiedendo loro di reindirizzare ad un altro centro i gruppi di studenti che arriveranno nei prossimi giorni», spiega Gabriele Faja, responsabile del centro per la EAC Language Schools, «non accettiamo quindi più ragazzi e, una volta partito l’ultimo gruppo domenica prossima, verrà avviata una disinfestazione. Torneremo ad ospitare studenti quando le autorità sanitarie britanniche avranno verificato che non vi è più rischio di contagio». |
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