Influenza A: monitoraggi a Fiumicino per chi arriva da Usa e Messico
La nuova influenza continua a minacciare
con la sua velocità di contagio definita dalla stessa Oms
imprevedibile, mentre sono tornati in Italia i ragazzi contagiati nei
college inglesi e altri ne arrivano. Dalla Gran Bretagna deciso lo stop
all’imbarco per chi manifesta sintomi influenzali sui voli della
British e della Vergin. Nessuna restrizione invece da noi dopo
l’infezione per ora viaggia in maniera più contenuta.
Schede a Fiumicino. Un monitoraggio costante sui passeggeri in
arrivo a Fiumicino da Stati Uniti, Messico e ora anche Gran Bretagna e
un’ambulanza pronta a trasportare passeggeri con sintomi sospetti allo
Spallanzani di Roma, l’istituto nazionale per le malattie infettive.
Queste, a quanto si è appreso, le misure adottate nello scalo romano in
relazione alla nuova influenza umana A (H1N1). Per chi proviene dalla
Gran Bretagna, così come già disposto dallo scorso 28 aprile per i
passeggeri in arrivo dagli Stati Uniti, al momento dello sbarco
nell’aeroporto di Fiumicino vengono consegnate alla Sanità Aerea schede
di valutazione raccolte dal personale di volo per l’immediata
individuazione di passeggeri con sintomi sospetti.
Chi arriva dal Messico passa invece in un apposito canale
sanitario e consegna direttamente la propria scheda al personale
medico. Gli approfondimenti diagnostici con il ricovero in ambulanza,
se ritenuto necessario, allo Spallanzani, scattano poi in presenza di
viaggiatori che manifestino tosse, starnuti frequenti e temperature
alterate. Intanto al Leonardo da Vinci, dove nell’area arrivi sono
esposti appositi cartelli del Ministero della Salute scritti in
italiano e in inglese riguardanti la nuova influenza con i suggerimenti
per chi parte o torna da aree affette.