Influenza A, morta una bimba a Desio Fazio: Napoli attrezzata per emergenza
L’emergenza influenza a Napoli? Colpa
della promiscuità e del clima. Parola del viceministro alla Salute,
Ferruccio Fazio, che oggi è in città per fare il punto su una
situazione rivelatasi più grave che in altre zone del Paese.
Il problema, spiega l’esponente del governo, è che nel capoluogo
campano «le persone vivono in una casa con molte altre. E poi ci sono
state, negli ultimi giorni, condizioni climatiche particolari».
Morta una bimba disabile. Una bambina di sette anni, affetta da
una grave disabilità, è morta all’ospedale di Desio. La piccola,
residente a Lentate sul Seveso, era stata ricoverata nel reparto di
terapia intensiva il 31 ottobre scorso per una grave forma di
broncopolmonite. A questo quadro clinico si è aggiunto il virus
dell’influenza H1N1. Le sue condizioni si sono progressivamente
aggravate e ieri notte sono subentrate gravi complicazioni ai bronchi e
ai polmoni che hanno portato alla morte. Ancora in corso gli
accertamenti tecnici, anche perché le cause della morte potrebbero non
essere direttamente associate a un’eventuale infezione da H1N1.
Vertice a Napoli con Fazio: Napoli è attrezzata per l’emergenza. La
mortalità in Campania a causa dell’influenza A è pari allo 0,005 per
cento, molto al di sotto dei decessi legati ad una normale influenza
stagionale. Napoli è ampiamente attrezzata per gestire questa
influenza. l’importante è sradicare virus prima che diventi aggressivo.
Così il vice ministro della Salute, Ferruccio Fazio, a Napoli per fare
il punto sul virus che in Campania ha provocato dieci decessi. In
mattinta una riunione in Regione: al tavolo, con anche l’assessore
regionale alla Sanità Mario Santangelo e i tecnici del ministero e
della Regione. Poi visite al Cotugno e al Policlinico. Precedentemente
il vice ministro ha incontrato il governatore campano Antonio
Bassolino.
Problemi se il virus muterà. «Questa è un’influenza che fa pochi
morti. Dopo la Campania interesserà sicuramente tutte le altre regioni.
Il problema in Campania credo sia dovuto alla alta densità abitativa.
Il problema piuttosto sarà se il virus mutera». Fazio continua: «se il
virus muta o se si combina con quello della viaria – ha sottolineato
Fazio – allora la mortalità crescerà. Per questo motivo il virus H1N1
va bloccato entro il 2010 e bisogna fare la campagna di vaccinazione
per evitare guai peggiori».
Vaccinare subito 7 milioni di persone. «In Italia sono circa 7
milioni i malati cronici da vaccinare subito a causa dell’influenza A»
ha aggiunto Fazio. «Prevediamo di riuscire a vaccinare tutti entro i
primi di dicembre. Poi potremmo pensare alla vaccinazione dei bambini e
della popolazione giovane». Riguardo alla polemica sugli eventuali
rischi del vaccino, Fazio ha detto:«È stato testato ed approvato dagli
organi preposti e dal Consiglio Superiore di Sanità. Sappiamo che, come
tutti i vaccini, può avere effetti collaterali topici, ovvero locali.
Si tratta comunque di casi rarissimi che sono monitorati dall’Aifa».
Riguardo infine alla produzione del vaccino, Fazio ha detto che «il
ritmo di produzione è congruo con i periodi stabiliti». «Contiamo per
la prima settimana di dicembre di avere i vaccini sufficienti per
vaccinare il 90 per cento dei pazienti affetti da gravi patologie»
Fazio, parlando nell’aula magna del Secondo Policlinico di Napoli.
«Anche il presidente Usa Barack Obama ha il problema della distribuzione dei vaccini per l’influenza A». ha
continuato Fazio. «Il vaccino è arrivato in Campania e a Napoli – ha
aggiunto – l’ho visto scaricare io stesso. In effetti c’è stata
polemica tra alcuni funzionari del ministero e delle Regioni. Per
questo abbiamo deciso che la prossima conferenza Stato-Regioni
affronterà la questione per decidere una strategia comune».
«Aiutateci, aiutateci ministro, altrimenti qui facciamo tutti una brutta fine». Lo
ha gridato un’anziana che indossava la mascherina al vice ministro
Fazio che in auto stava lasciando l’ospedale Cotugno di Napoli. Davanti
all’ingresso dell’ospedale la signora, che ha problemi di
deambulazione, si è avvicinata alla vettura del ministro e ha gridato
chiedendo l’aiuto delle istituzioni per l’emergenza causata
dall’influenza A.
L’Ordine dei medici di Napoli chiede più vaccini contro l’influenza A
per la Regione Campania, attualmente la più colpita dal virus H1N1. Lo
conferma Gabriele Peperoni, presidente dell’Ordine dei medici
napoletano, lasciando l’incontro con la delegazione del ministero del
Welfare capitanata dal viceministro alla Salute Ferruccio Fazio.
«Attualmente disponiamo di 300 mila dosi di vaccino su 6 milioni di
abitanti campani – spiega Peperoni – Con i vaccini che abbiamo possiamo
partire bene, ma abbiamo proposto, come Ordine dei medici, di avere
delle dosi aggiuntive vista l’emergenza. In futuro, se ne avremo meno
necessità, ci accontenteremo di dosi in meno». Il presidente
dell’Ordine dei medici di Napoli spiega di avere avanzato la richiesta
all’assessore alla Sanità regionale Mario Santangelo, «ma avanzeremo la
proposta per iscritto al viceministro Fazio».
Sei casi gravi al Cotugno. Fra questi una donna di 32 anni, che
ha partorito il 25 ottobre, e che è in Rianimazione; era affetta da
ipertensione arteriosa. Situazione stazionaria all’ospedale pediatrico
Santobono: 15 i casi accertati, 12 in attesa dell’esito del test. In
pediatria di urgenza sono ricoverati 7 bambini. Migliorano le
condizioni dei 2 più gravi, non più in Rianimazione.
I casi ad Avellino. Stazionarie le condizioni della donna
ricoverata in Rianimazione per problemi polmonari al Moscati: la
paziente è obesa, pesa 160 kg. In Rianimazione anche un uomo di 60
anni; colpito da un ictus nel 1992, avrebbe problemi cardiaci.
I casi a Salerno. Psicosi anche nel Salernitano, numerosi gli studenti che disertano le aule scolastiche al minimo sintomo febbrile.
I casi a Caserta. Per il direttore sanitario dell’ospedale
ricoveri nella norma. A Cancello Arnone scuole chiuse a partire da ieri
per tre giorni per la presenza di due casi sospetti. Le Asl apriranno
graduatorie dei medici di pronto soccorso, per aumentare i sanitari ad
Aversa e Teano.
I casi a Benevento. Per ora la situazione è nella norma confermano le autorità sanitarie.
E a Napoli dubbi sul vaccino. È sempre panico tra i cittadini
sull’influenza, ma molti napoletani dubitano ancora del vaccino,
temendo che non sia sicuro. E tra i primi ad essere dubbiosi ci sono
proprio molti medici. Così ieri, presentando la campagna per le
vaccinazioni a Ponticelli, l’assessore regionale alla Sanità Mario
Santangelo ha fatto trapelare la sua irritazione verso i medici di base
che di fronte all’emergenza pandemia manifestano dubbi e disertano i 26
centri vaccinali. Santagelo ieri era nel centro vaccinale di via Grimm
con il subcommissario governativo Giuseppe Zuccatelli. «La vaccinazione
è fondamentale e va fatta da tutti i soggetti previsti in questa fase».
Ieri sono stati 150 i vaccini somministrati nei centri della Asl Napoli
1, mentre cresce il numero di chi si reca al pronto soccorso, ma dopo
la morte del giovane di Scafati sono diminuite le richieste di
ricovero. Intanto oggi arriva a Napoli il viceministro Fazio mentre
Donato Greco, il consulente scelto da governo per coordinare la task
force locale, è già al lavoro.