Influenza A, morto un medico a Napoli «Al Cotugno altri casi critici»/Ascolta
Una persona, affetta dall’influenza A, è
deceduta oggi nell’ospedale Cotugno di Napoli. Ne ha dato conferma il
direttore sanitario dell’ospedale partenopeo, Cosimo Maiorino. La
vittima, Claudio Petrè, medico chiurugo napoletano di 56 anni, era
servizio presso una struttura pubblica (ASCOLTA L’INTERVISTA).
L’uomo, sposato con un medico e padre di un ragazzo 17 anni, viveva in
un parco del quartiere collinare di Napoli. Lavorava al Policlinico
federiciano come assistente.
Quadro clinico già compromesso. Il sanitario, dopo aver eseguito
un intervento chirurgico, venerdì scorso è stato colto da malore. La
scorsa notte è stato ricoverato nell’ospedale Cotugno di Napoli, dove è
risultato positivo al test H1N1. A quanto si apprende, in passato il
paziente era stato curato per linfoma in età giovanile.
«Paziente affetto da gravissima insufficienza respiratoria». «Claudio
Petrè di anni 56, affetto da uremia cronica, anemia, obesità e
cardiopatia ipertensiva, è arrivato nel nostro ospedale il 26 ottobre
alle 20,20, in gravi condizioni da distress respiratorio per polmonite
bilaterale, in paziente positivo per influenza A». La causa della morte
è stata «la gravissima insufficienza respiratoria» e il decesso è
avvenuto alle ore 11,45 di oggi.
Niente panico né allarmismi. Il numero di deceduti per
influenza A è «nettamente inferiore all’influenza stagionale». «Con le
dovute attenzioni le persone possono stare tranquille, osservare prassi
igienica e – conclude – rivolgersi ai propri medici generali e pediatri
che hanno il compito di monitorare la patologia e di essere pronti a
intervenire qualora ci fossero le condizioni che ne determinassero la
necessità di ricovero».
Altri casi al Cotugno: alcuni critici. Raggiunto dal Mattino
telefonicamente, il direttore sanitario conferma poi che «al Cotugno
sono ricoverati altri pazienti colpiti dal virus H1N1. Di questi alcuni
sono in una condizione di criticità maggiore». Nel corso
dell’intervista Maiorino rassicura però sulla effettiva pericolosità
del virus: «Possiamo rassicurare le persone perché perché si tratta di
una influenza e non di altro; è pur vero però che le complicazioni
nelle categorie a richio sono possibili e quindi per queste ultime è
raccomandata da parte del ministero la vaccinazione».
L’unico presidio contro la nuova influenza resta la vaccinazione.
«C’è stata un’ondata di freddo – spiega Maiorino – e verosimilmente
questo ha determinato un piccolo aumento dei casi. Per nostra fortuna,
ora fa più caldo e potrebbe esserci un trend inverso». «In questo
momento – dice – non si può quantificare in termini reali il numero di
persone colpite da influenza A perché non sono obbligatori i test per
verificare la positività al virus H1N1». L’unico presidio contro la
nuova influenza resta la vaccinazione. «Non è obbligatoria – aggiunge
il direttore sanitario – ma resta fortemente raccomandata, soprattutto
per i soggetti a rischio».
Fazio: «Era un malato già gravemente compromesso». Ferruccio
Fazio, vice ministro della Salute, commenta il decesso del medico.
«Aveva già delle patologie croniche – ha ricordato dopo la riunione
dell’unità di crisi del ministero per l’influenza pandemica -:
insufficienza renale, cardiopatia, insomma la sua salute era già
gravemente compromessa».
L’influenza accelera. L’influenza A/H1N1 ha cominciato ad
accelerare la sua diffusioneha dichiarato oggi Fazio, a margine del
convegno sulla pandemia organizzato da Federsanità Anci. «La pandemia
va progredendo – ha rilevato – e i tempi di sviluppo si è andato
intensificando nelle ultime due settimane».
Niente vaccino per i bimbi piccolissimi. I neonati e i bambini
piccolissimi non possono essere vaccinati, ma allora come proteggerli
contro la nuova influenza H1N1? «La soluzione è semplice: basta
vaccinare mamma e papà, perché così si difende anche il bimbo da 0 a 6
mesi contro il virus». Gli esperti, oggi a Roma per il Global Forum on
Mass Gatherings in corso allo Spallanzani, spiegano che
l’immunizzazione dei neogenitori è cruciale per proteggere i più
piccini.
Anche deputati e senatori potranno vaccinarsi contro l’influenza A. «Forniremo
i vaccini anche al Parlamento – spiega Fazio – anche sulla base di una
richiesta avanzata dal Senato». E poi scherza:«Non vorremmo che metà
dei parlamentari, tutti quelli della maggioranza o tutta l’opposizione,
fosse contagiata. Questo creerebbe dei problemi…».