Influenza, vaccinazione al via da metà ottobre. Con i primi freddi a letto 80mila italiani a settimana
Al via la Campagna di vaccinazione antinfluenzale 2011-2012: a partire dalla metà di ottobre, come indica la circolare del ministero della Salute sulla prevenzione e controllo dell’influenza, sarà dunque possibile vaccinarsi.
La vaccinazione è soprattutto consigliata per le categorie di cittadini cosiddette “a rischio”: si tratta, ad esempio, degli anziani sopra i 65 anni, i malati cronici, le donne in gravidanza al secondo o terzo trimestre, ma anche i medici e il personale sanitario di assistenza ed i soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo (ad esempio forse dell’ordine e vigili del fuoco). Per queste categorie la vaccinazione è gratuita.
Gli studi dei medici di famiglia si stanno preparando: «Le Asl – spiega il segretario della Federazione nazionale dei medici di medicina generale (Fimmg) Giacomo Milillo – stanno in questi giorni distribuendo i vaccini agli studi dei medici di base. Per le fasce a rischio la vaccinazione sarà gratuita, mentre gli altri cittadini che vogliono vaccinarsi possono acquistare il vaccino in farmacia. Da metà ottobre – afferma Milillo – i vaccini saranno dunque disponibili nei nostri studi». Al momento, ricorda l’esperto, non si sono ancora isolati casi di influenza stagionale, anche se sono in aumento le forme simil-influenzali legate all’arrivo del clima più freddo. Soprattutto per le fasce a rischio è però opportuno vaccinarsi “per tempo” dal momento che, avverte Milillo, la protezione comincia due settimane dopo che la vaccinazione è stata effettuata.
Primi freddi metteranno a letto 80mila italiani in una settimana
Tosse, raffreddore, catarro e mal di gola. «I virus cugini dell’influenza, complici i primi freddi dopo giornate praticamente estive, metteranno a letto 80 mila italiani in una settimana». La stima arriva da Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Universitá di Milano, che spiega all’Adnkronos Salute come «ora in circolazione ci siano soprattutto coronavirus e adenovirus ‘cugini dell’influenzá, che provocano sintomi principalmente a carico delle vie respiratorie». Problemi non pesanti ma fastidiosi, favoriti dall’altalena delle temperature, che “bersaglieranno” in particolare i più piccoli: «Circa 30-40 mila bimbi si ammaleranno, e contribuiranno alla diffusione di questi patogeni». Per chi è stato male di recente, non c’è neanche la consolazione di una sorta di “immunità”«Ci sono in giro – dice Pregliasco – 260 tipi diversi di virus».
La soluzione? «Evitare il più possibile gli sbalzi di temperatura, vestendosi “a cipolla”», conclude il virologo, che invita a bere molto, mangiare molta frutta e verdura e curare l’igiene delle mani.