Inps: in un anno 1 milione di disoccupati Bce: non è il momento della exit strategy
Da agosto 2008 a luglio 2009 sono state un
milione le domande di disoccupazione liquidate dall’Inps. Volano i
numeri sulla Cassa integrazione. E intanto la Bce fa sapere che non è ancora tempo per avviare una exit strategy: bisogna cioè continuare a sostenere le imprese e le famiglie.
«Non è ancora tempo per l’uscita» dalle politiche di sostegno avviate con la crisi finanziaria» afferma
il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, nell’audizione davanti al
Parlamento Europeo. «Siamo fuori dal periodo di caduta libera
dell’economia, ma dobbiamo restare cauti ed attenti» ha aggiunto
Jean-Claude Trichet. Trichet ha ribadito come, anche se verranno
riviste al rialzo le previsioni, «il 2009 sarà un anno estremamente
negativo per l’economia europea», e questo deve indurre alla massima
cautela.
«Il nostro messaggio alle banche è sempre lo stesso: fate il
vostro lavoro per finanziare l’economia reale e soprattutto le piccole
e medie imprese». Se le banche «hanno bisogno di più capitali devono
utilizzare quanto accantonato dai vari governi per questo fine. Finora
solo il 55% del capitale accantonato per le ricapitalizzazioni è stato
utilizzato, ma il 45% no». Per Trichet, comunque, «appare chiaro che
attualmente la ragione principale delle persistenti difficoltà nel
settore del credito è legata al fatto che la crescita dell’economia è
diminuita moltissimo e dunque la domanda è molto meno dinamica rispetto
al passato. Comunque – ha aggiunto il presidente della Bce – il 77%
della domanda di credito nell’ultimo periodo ha avuto esito positivo da
parte delle banche, mentre solo nel 12% dei casi la risposta è stata
no. Questo vuol dire – ha concluso – che l’erogazione del credito tutto
sommato funziona».
Inps: in un anno 1 milione di disoccupati. Sono quasi un milione (984.286) le domande di disoccupazione liquidate dall’Inps
in un anno, tra l’inizio di agosto 2008 e la fine di luglio 2009, con
un incremento del 52,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno
precedente: è quanto emerge dalla relazione del presidente e
commissario straordinario dell’Inps, Antonio Mastrapasqua, in occasione
della presentazione dell’attività e dei risultati dell’Istituto di
previdenza ad un anno dalla sua nomina.
L’Inps ha poi precisato che Il numero dei beneficiari di
sussidio di disoccupazione ad aprile 2009 è di 450mila soggetti, in
marzo erano più di 460mila. Il «numero dei beneficiari non corrisponde
mai al numero delle domande presentate e accolte». «Il numero di
domande ricevute e lavorate nel corso degli ultimi dodici mesi, 1,1
milioni, di cui 980mila accolte, è la sommatoria di richieste che si
sono accumulate nel tempo. Non offrono la fotografia di un momento, ma
la sequenza di fatti successivi. Il rapporto è di circa 1 a 2: un
beneficiario ogni due domande», prosegue la nota. «La spiegazione è
semplice: il beneficio ha una durata variabile tra i sei e gli otto
mesi; e non tutti i beneficiari ne godono per l’intero periodo, e non
appena un beneficiario trova nuova occupazione decade dal diritto di
ricevere il sussidio.È lecito quindi – conclude l’istituto – stimare il
numero attuale dei disoccupati tra i 450mila di aprile, accertati
dall’Inps, e i circa 500mila previsti entro fine anno dal recente
rapporto del Cnel».
Più entrate e minori uscite per 4 miliardi. Da settembre 2008 a
settembre 2009 l’Inps ha messo a segno «una serie di innovazioni
organizzative che hanno prodotto effetti sensibili sui conti
dell’Istituto». Sintetizzando le principali performance, si registrano,
nel periodo, maggiori entrate e minori uscite che, sommate, «sfiorano i
4 miliardi di euro», con un risultato che per l’esattezza supera i
3,788 miliardi. Tra le maggiori entrate si contano 3,192 miliardi
derivanti dagli incassi per recupero crediti, che hanno segnato un
+12,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
In un anno +409% Cig ordinaria, +86% Cig straordinaria. In un
anno, dal primo settembre 2008 al 31 agosto 2009, le ore autorizzate di
Cassa integrazione guadagni hanno superato quota 615,5 milioni
(615.554.896), mettendo a segno un aumento complessivo del 222,3%,
rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente. Nel totale la
cassa integrazione ordinaria (Cigo) ha registrato un incremento del
409,4% (408.919.363 ore), mentre la cassa integrazione straordinaria
(Cigs) è balzata dell’86,7%, a 206.635.533 ore. «La sfavorevole
congiuntura economica che il Paese ha dovuto affrontare in questi mesi
– si legge nella relazione – ha riversato sulle casse e sugli uffici
dell’Inps la responsabilità di sostenere i lavoratori in difficoltà. Le
ore autorizzate per i trattamenti di integrazione salariale hanno
subito un massiccio incremento».