Gli assessorati all’Ambiente ed alla Polizia Locale del Comune di Napoli rendono noto che è stato modificato l’orario relativo al divieto di circolazione sul territorio cittadino: giovedì 10 febbraio dalle ore 7.30 alle ore 17.30 e venerdì 11 febbraio dalle 7.30 alle 17.30. I dati rilevati dalle centraline dell’Arpac, nonchè le eccezionali condizioni meteorologiche favorevoli al ristagno delle polveri sottili hanno indotto i tecnici comunali a chiedere all’amministrazione il rafforzamento dei provvedimenti strutturali in corso (cosiddetta maxi-ztl ambientale). L’ordinanza prevede le stesse modalità di applicazione della vigente delibera 2285 del 30 dicembre 2010, ossia esclusione dal divieto di autoveicoli euro 4 e alimentati a GPL o metano, nonchè i mezzi a due ruote euro 2 ed euro 3.
Sarà consentito il transito ai veicoli euro 2 ed euro 3 se con almeno tre persone a bordo compreso il conducente I tecnici dell’Arpac e del Comune di Napoli monitorano costantemente la situazione onde fornire alla cittadinanza l’adeguata informazione ambientale. La cittadinanza è invitata a collaborare privilegiando l’utilizzo del trasporto pubblico anche nelle ore non di limitazione al traffico. «Da oltre 14 mesi non si verificavano situazioni di emergenza da polveri sottili, stante il varo della maxi ztl ambientale – dichiara l’assessore all’Ambiente Rino Nasti – diventa a questo punto necessario comunque attuare ciò che avviene in tutte le altre regioni d’Italia, ossia provvedimenti su scala almeno provinciale di contrasto alle emissioni inquinanti. Dall’8 maggio 2009 sono passati 640 giorni senza che la delibera di Giunta Regionale numero 804 (che appunto prevede interventi su scala sovracomunale) sia ancora stata recepita nel piano regionale sulla qualità dell’aria. Un ritardo enorme che rischia di vanificare gli sforzi del Comune di Napoli per il contrasto alle PM10. Si aggiunga inoltre che il VI Rapporto ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca ambientale) sulla Qualità nelle Aree Urbane individua per la città di Napoli l’attività portuale come uno degli elementi di maggiore contribuzione alla produzione di polveri sottili. Anche in questo caso, abbiamo chiesto all’Autorità Portuale di attuare concrete azioni di riduzioni delle emissioni inquinanti».