Inquinamento record da polveri sottili scende in campo l’Ordine dei medici
Inquinamento record da polveri sottili, a Napoli è stato l’anno dei
veleni. Per ripartire, i medici ripropongono l’attenzione sul binomio
ambiente e salute e, questa è la novità, l’organismo che rappresenta i
professionisti partenopei scende in campo direttamente. Punta a offrire
un importante contributo alle «istituzioni che non trovano il bandolo
della matassa». Si mette al lavoro una commissione per l’Ambiente, per
la prima volta istituita dall’Ordine dei medici di Napoli. L’obiettivo
è – appunto – quello di «tutelare la salute dei cittadini», quindi
stimolare «Comune, Provincia e Regione, ciascuno per le proprie
competenze, a fare e soprattutto a fare bene, lì dove sino ad ora
qualunque azione sembra aver fallito», fa osservare Fulvio Turrà che,
con il collega Franco Verde, coordina la commissione sotto l’egida del
presidente dell’Ordine, Gabriele Peperoni. Le priorità: qualità
dell’aria, mobilità sul territorio, aree verdi. Agli esperti in materia
è affidato il compito di fornire gli «input giusti con riferimenti
medico scientifici», nonché «un continuo monitoraggio delle decisioni
prese e messe in atto» dalle istituzioni. «C’è da essere intransigenti
innanzitutto sul problema delle polveri sottili», afferma Turrà, mentre
Gennaro D’Amato, pneumologo, sottolinea come sia dimostrato «che è
ridotta l’aspettativa di vita di chi vive in aree con alte
concentrazioni di inquinanti». Ecco perché, sostiene Maria Triassi,
igienista, «è fondamentale mettere in correlazione i dati delle
emissioni di inquinanti con quelli epidemiologici per individuare
misure di intervento. Un ruolo di primo piano può essere svolto dalla
Provincia», una proposta già condivisa da Ottavio Delfino, anche lui
componente della commissione dell’Ordine e consigliere provinciale.
Dopo la prima riunione operativa della commissione, che si è svolta
mercoledì, si delineano le strategie di intervento. Le priorità sono
appunto qualità dell’aria, mobilità sul territorio e verde, ma anche
gli altri grandi temi, dal ciclo dei rifiuti all’energia nucleare, sono
all’ordine del giorno, già inseriti tra gli argomenti da affrontare in
un convegno che si svolgerà a febbraio. Sulla questione dell’incenitore
d’Acerra c’è Tommaso Esposito, medico e sindaco di Acerra, che sostiene
come «i sistemi di rilevamento vanno sicuramente implementati e
perfezionati». Antonio Marfella, da sempre in prima linea sulle
questioni ambientali, interviene invece sulla collocazione degli
impianti di energia nucleare: «Occorre valutare attentamente se
costruire una centrale sul Garigliano, a ridosso della zona sismica
campana», sottolinea. Fanno parte della commissione per l’Ambiente
anche il consigliere Roberto Martina, la dottoressa Giuseppina
Amispergh, il professore Paolo Marinelli e il direttore
dell’osservatorio epidemiologico Renato Pizzuti. «Mai più veleni», è
l’imperativo dell’Ordine dei medici. E il monito è impresso, a
caratteri cubitali, anche sulla copertina dell’ultimo numero del
periodico dell’organismo di categoria.