Intimità col coniuge per i reclusi in carcere
Misure alternative obbligatorie fino
a quattro anni di reclusione; “adozione” dei detenuti da parte delle
parrocchie; una nuova “disciplina dei rapporti” affettivi tra detenuti
e coniugi. Che, in altre parole, per i reclusi significa la possibilità
di avere momenti di intimità con la propria moglie o il proprio marito.
Sono le proposte di legge (condivise dal Cardinale Crescenzio Sepe) del
Movimento “Uomo Nuovo”, promosso da don Franco Esposito, cappellano del
carcere di Poggioreale.