Invalida la dichiarazione di domicilio fatta dal difensore, a meno che il condannato non sia latitante
Nell’istanza con cui si richiede l’applicazione di una pena alternativa
alla detenzione, la dichiarazione di domicilio deve essere effettuata
personalmente dal condannato, a meno che non sia latitante. Non è
quindi sufficiente che sia l’avvocato ad indicare il domicilio del suo
assistito.
Lo ha stabilito la Corte di Cassazione.