Irlanda: Honohan, nessun problema se banche finiscono in mano straniera
“Non vedo davvero grossi problemi: la presenza di banche straniere e’ un vantaggio per l’economia”. Cosi’ il governatore della Banca Centrale irlandese Patrick Honohan ha commentato la possibilita’ che i principali istituti di credito del paese – alle prese con gravissime perdite – finiscano sotto il controllo di investitori stranieri. Anzi, parlando in una conferenza a Dublino, Honohan si e’ detto addirittura “rilassato” in merito a tale ipotesi: “Se il nostro sistema bancario – ha osservato – fosse stato in larga parte controllato da stranieri, sarebbero stati loro ad assorbire nei loro bilanci le ingenti perdite” registrate in questi anni. Le principali banche irlandesi, ha aggiunto, “sono in vendita” e alla fine del processo in corso – che prevede anche un consistente aiuto finanziario internazionale – l’Irlanda si ritrovera’ con “sistema bancario piu’ snello che in futuro potra’ servire meglio gli interessi del paese”. Oggi i principali istituti irlandesi coinvolti dalla crisi fanno registrare perdite fino al 22 per cento. Secondo gli analisti, Allied Irish Banks e Bank of Ireland avranno bisogno di una iniezione di liquidita’ di almeno 2,5 miliardi di euro per riportare al 10 per cento il loro rapporto Tier 1.