La nuova eruzione vulcanica in Islanda rischia di far bloccare nuovamente gli aerei nei cieli d’Europa. Il vulcano Grimsvotn continua la sua attività eruttiva, con le ceneri che si muovono verso la capitale e coprono oramai una parte importante dell’isola. La colonna di fumo che si leva dal cratere è stabile “a circa 10 km di altitudine”. Secondo gli esperti islandesi, l’eruzione potrebbe durare “una settimana o due”. Le autorità sperano di riaprire già oggi, al più tardi in nottata, l’aeroporto internazionale di Kevaflik, nei pressi della capitale Reykjavik. Gli esperti attendono poi di analizzare gli ultimi dati per capire se le ceneri prodotte dall’eruzione si muoveranno verso l’Atlantico o meno. Invece l’autorità britannica dell’aviazione civile (Caa) prevede per domani probabili problemi ai voli in partenza o in arrivo dal Regno Unito a causa della nube vulcanica. La cenere che esce dal Grimsvotn raggiungerà il nord-ovest della Gran Bretagna entro domani mattina – hanno affermato i meteorologi del Met Office britannico – ma la situazione meteorologica incerta e i repentini cambiamenti di direzione del vento rendono per ora impossibile prevedere se altre parti del Regno verranno colpite. “Osservando le mappe di domani mattina sembra che la punta nord-ovest delle isole britanniche, le Ebridi e la costa ovest della Scozia, potrebbero essere coperte dalla cenere. Ma i venti sono molto variabili e un’altra area di bassa pressione è in arrivo da ovest mercoledì. Potremmo avere una settimana molto variabile con forti venti”, ha detto un portavoce del Met Office. Il portavovce della Caa, l’aviazione civile, ha invece detto che le compagnie aeree verranno avvertite quando l’ufficio meteorologico rileverà la presenza di livelli medi o alti di cenere. “Nessuna linea aerea ha presentato una richiesta per volare in cenere di alta densità – ha precisato – ma alcune hanno chiesto e ottenuto il permesso di volare con cenere di media intensità”.
“La nuova eruzione rischia di tramutarsi in un blocco dei voli aerei come è accaduto l’anno scorso – commenta l’avvocato Angelo Pisani, Presidente dell’associazione NoiConsumatori -. Un anno fa si è verificato il caos totale soprattutto per i passeggeri che si sono visti annullati viaggi e vacanze senza nemmeno il rimborso dei biglietti. Chiediamo alle autorità competenti di prevenire questi inconvenienti per la tutela del consumatore e di predisporre, in caso si verificasse l’impossibilità di volare, l’opportunità del rimborso per i voli annullati o ritardati. NoiConsumatori ricorda che – afferma Pisani – in caso di ritardo prolungato o cancellazione del volo il passeggero ha diritto al rimborso del costo del biglietto per quanto riguarda la tratta di viaggio non usufruita oppure ha diritto ad un nuovo volo il prima possibile o in data più opportuna per l’utente e rigorosamente nelle medesime condizioni. Inoltre il rimborso non è dovuto dalla compagnia aerea se questa riesce a provare che l’annullamento del viaggio aereo sia dovuto a circostanze eccezionali e se il passeggero sia stato avvisato dell’annullamento o del ritardo con almeno due settimane di preavviso e meno di una settimana nel caso in cui venga offerto un volo alternativo con partenza non più di un’ora prima dell’orario scelto dall’utente”.