Istat, a marzo crollano gli alimentari
I dati Istat sulle vendite al dettaglio di marzo 2011 hanno rilevato una diminuzione del 2% rispetto a marzo del 2010. In flessione le vendite anche rispetto al mese di febbraio 2011, con una contrazione dello 0,2% e un ribasso dello 0,3% per gli alimentari e dello 0,2% per i prodotti non alimentari. Rispetto al 2010, dunque, le vendite di prodotti alimentari diminuiscono, in termini tendenziali, del 2,6% e quelle di prodotti non alimentari dell’1,6%.
“I dati Istat ci presentano ancora una volta una situazione economica estremamente grave ed allarmante – afferma l’avvocato Angelo Pisani, Presidente dell’associazione NoiConsumatori -. Le famiglie italiane ormai sono giunte al capolinea e questo è evidente dalla profonda riduzione che hanno registrato il potere d’acquisto e di risparmio nel nostro Paese. Il Governo dal canto suo sembra non vedere questi dati, sembra non preoccuparsi della condizione in cui versano milioni di italiani. Invece di intervenire sul referendum, di aumentare l’accisa e spostare i ministeri, perché non si pensa a risolvere i problemi reali che vivono ogni giorno i cittadini? Si è parlato di calo del consumo, di drammatica diminuzione delle prenotazioni per le vacanze estive, di un Pil che cresce in modo eccessivamente lento, di aumenti impensabili ed immotivati che tartassano le famiglie, eppure il Governo appare ‘sordo’ alle esigenze ed ai bisogni dei consumatori, appare ‘cieco’ sul preoccupante andamento economico italiano. Chiediamo la presenza e l’intervento dello Stato che finora non ha mai agito nell’interesse del cittadino!”