Istat, frenata sui consumi. Pisani “Difficile situazione per le famiglie. Non si può pensare di aumentare l’Iva”
Nuova frenata dei consumi. Le vendite al dettaglio a settembre sono calate dello 0,4% su agosto e dell’1,6% su base annua. Lo rileva l’Istat, aggiungendo che in termini congiunturali si registra anche una contrazione per gli alimentari (-0,2%). Il calo annuo è stato soprattutto effetto della netta diminuzione registrata nelle imprese di piccole superfici (-2,8%), come negozi di quartiere o botteghe, mentre ha retto la grande distribuzione (+0,2%), dove spiccano i discount alimentari (+2,9%).
“Quanto ha rilevato l’Istat non è una novità – afferma l’avvocato Angelo Pisani, presidente dell’associazione NoiConsumatori -. Ciò dimostra che ad oggi non è possibile poter parlare di aumento della fiducia dei consumatori come attestato ieri dall’Istituto di Statistica. Le famiglie italiane sono messe alle strette a causa dei numerosi aumenti del costo della vita, a partire dal prezzo dei generi alimentari e del gasolio, e della riduzione del potere d’acquisto dovuta alla forte crisi economica. Ed il carrello della spesa è sempre più vuoto. Data la drammatica situazione sono numerosi i consumatori che si sono visti costretti a cambiare il modo di fare la spesa prediligendo il risparmio piuttosto che la qualità degli alimenti da mettere in tavola. In virtù di questa difficile condizione che accomuna migliaia di italiani non si può pensare di aumentare ulteriormente l’Iva”.