Istat, mezzo milione di occupati in meno Confindustria: deficit pubblico al 5%
ROMA (17 dicembre) – Nel terzo trimestre
del 2009 l’occupazione ha registrato una flessione dello 0,5% (dato
destagionalizzato). Lo rende noto l’Istat precisando che nel periodo il
numero di occupati risulta pari a 23.010.000 unità (-508mila unità su
base tendenziale), con un calo del 2,2% annuo. Il tasso di occupazione
scende dal 59% del terzo trimestre 2008 al 57,5%. In occasione della
pubblicazione dei dati trimestrali, l’Istat ha rivisto le stime mensili
destagionalizzate dei principali indicatori precedentemente pubblicati.
Sulla base dei dati rivisti, in ottobre il numero di occupati si riduce
dello 0,1% rispetto a settembre (a fronte di una sostanziale stabilità
che emergeva nelle stime pubblicate in precedenza), mentre il tasso di
disoccupazione risulta pari all’8,2% (+0,2 punti percentuali rispetto
alla stima).
Nella media del periodo luglio-settembre, il tasso di disoccupazione è
pari al 7,3% in termini grezzi e al 7,8% in termini destagionalizzati.
Confindustria. «In assenza di interventi correttivi, che
il governo ha indicato nei documenti ufficiali senza però specificarli,
il deficit pubblico resterà al 5% e il debito oltrepasserà il 118% del
Pil» nel 2011. È la stima del centro studi di Confindustria, contenuta
nel rapporto sugli scenari economici. Quanto all’inflazione, il Csc
dice che «rimarrà contenuta e in linea con quella dell’Eurozona: +1,4%
i prezzi al consumo nel 2010 e +2% nel 2011».