Istat, migliorano i conti pubblici
L’Italia si rimbocca le maniche e nel secondo trimestre dell’anno i
conti pubblici imboccano la via della ripresa. Il deficit/Pil si
attesta al 3,3%, un dato che sebbene più alto rispetto all’1,3% dello
stesso periodo del 2008, è notevolmente migliore del 9,3% registrato
nel primo trimestre. Lo comunica l’Istat precisando che nel semestre
l’indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche si attesta sul
6,3%.
Nel secondo trimestre 2009 le entrate totali sono diminuite in termini
tendenziali del 2,4% rispetto al -0,5% dello stesso periodo dell’anno
precedente; in tale periodo le entrate totali in rapporto al Pil hanno
inciso per il 45,8% rispetto al 45% del secondo trimestre 2008. Nel
semestre le entrate totali risultano diminuite del 2,7% (+1,5% nel
corrispondente semestre 2008). Le sole entrate correnti hanno
registrato una diminuzione tendenziale del 5,4% dovuto all’effetto
combinato di una diminuzione delle imposte dirette (-7%), delle imposte
indirette (-8,6%), dei contributi sociali (-3,4%) e di una crescita
delle altre entrate correnti (+8,9%).
L’Istat segnala che sono
risultate in forte crescita le entrate in conto capitale, in
particolare le imposte in conto capitale nelle quali sono stati
contabilizzati i versamenti una tantum relativi all’imposta sostituiva
di alcuni tributi relativi ad alcuni settori dell’economia, soprattutto
il bancario.
Le uscite totali, nel secondo trimestre, sono
aumentate in termini tendenziali dell’1,8% rispetto al +8,2% nel
corrispondente periodo del 2008. Il loro valore in rapporto al Pil è
stato pari al 49,1% (46,3% nel corrispondente trimestre del 2008). Nel
semestre esse hanno registrato un aumento del 3,2%, contro il 6,2% del
corrispondente semestre del 2008.
Le uscite correnti hanno
registrato nel trimestre un aumento tendenziale dell’1,5%. Tale aumento
è l’effetto combinato di una diminuzione dei redditi da lavoro
dipendente (-3,5%) degli interessi passivi (-12,7%), di un aumento dei
consumi intermedi (+12%), delle prestazioni sociali in denaro (+4,8%),
delle altre uscite correnti (+4,2%). Le uscite in conto capitale sono
aumentate in termini tendenziali del 5,8%; in particolare, gli
investimenti fissi lordi aumentano del 4,6% e le altre uscite in conto
capitale del 7,7%.