Nel 2010 il prodotto interno lordo italiano e’ cresciuto del 1,2%. Lo rileva l’Istat, precisando che si tratta del dato corretto per gli effetti di calendario (lo scorso anno ha avuto una giornata lavorativa in piu’ rispetto al 2009) e rivedendo, cosi’, al rialzo la stima preliminare diffusa il 15 febbraio, che dava il pil a +1,1%. Mentre il dato non corretto per gli effetti di calendario si attesta al +1,3%, come reso noto sempre dall’Istat gia’ il primo marzo. L’Istituto, inoltre, aggiunge che il 2009 si era chiuso con una contrazione dell’economia del 5,2% (dato corretto per gli effetti di calendario)
ISTAT; +0,1% IV TRIMESTRE, +1,5%ANNO. ITALIA SOTTO MEDIA EUROLANDIA – Il pil italiano nel quarto trimestre del 2010 e’ aumentato dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e dell’1,5% rispetto al quarto trimestre del 2009. Lo rileva l’Istat, in base a dati corretti per effetti di calendario e destagionalizzati, confermando la stima preliminare diffusa a febbraio per il dato congiunturale e rivedendo al rialzo il tendenziale (+1,3%). Si registra, quindi, rispetto al terzo trimestre un rallentamento sul congiunturale (+0,3% nel trimestre precedente) e un’accelerazione sul tendenziale (+1,2% il trimestre prima).
Il prodotto interno lordo italiano nel quarto trimestre del 2010 è cresciuto meno che nel complesso dei Paesi dell’area euro, area che ha messo a segno un +0,3% per congiunturale e un +2% tendenziale.
CRESCITA ACQUISITA 2011 +0,4% – La crescita acquisita per il 2011, quella che si verificherebbe per il puro effetto trascinamento del 2010 se in tutti e quattro i trimestri dell’anno si registrasse crescita zero, è pari allo 0,4%. Lo rende noto l’Istat, rivedendo a rialzo le stime preliminari (+0,3%)
+0,1% IV TRIMESTRE, +1,5%ANNO. DATO TENDENZIALE RIVISTO A RIALZO – Il pil italiano nel quarto trimestre del 2010 è aumentato dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e dell’1,5% rispetto al quarto trimestre del 2009. Lo rileva l’Istat, in base a dati corretti per effetti di calendario e destagionalizzati, confermando la stima preliminare diffusa a febbraio per il dato congiunturale e rivedendo al rialzo il tendenziale (+1,3%). Si registra, quindi, rispetto al terzo trimestre un rallentamento sul congiunturale (+0,3% nel trimestre precedente) e un’accelerazione sul tendenziale (+1,2% il trimestre prima).
SU BASE CONGIUNTURALE INDUSTRIA FERMA – Nel quarto trimestre del 2010 l’Istat rileva, su base annua, per il valore aggiunto dell’industria in senso stretto una crescita del 4,3%, un aumento del 2,0% per l’agricoltura e dell’1,4% per i servizi, mentre il valore aggiunto delle costruzioni è diminuito dell’1,6%. Su base congiunturale l’Istituto, diffondendo i dati sui conti economici trimestrali, registra andamenti negativi del valore aggiunto sempre per le costruzioni (-0,8%). L’industria in senso stretto e il settore che raggruppa le attività del commercio, alberghi e pubblici esercizi, trasporti e comunicazioni sono rimasti, invece, stazionari. E si rilevano aumenti congiunturali del valore aggiunto per l’agricoltura (+1,5%), per gli altri servizi (+0,7%) e per il settore del credito, assicurazioni, attività immobiliari e servizi professionali (+0,1%).